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(31 Gennaio 2012) Enzo Apicella

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(Il saccheggio del territorio)

TAV: la parola ai cittadini della Val di Susa

Un referendum per decidere

(22 Novembre 2005)

La vicenda della contestazione del progetto TAV in Piemonte è emblematico di come i processi politici e amministrativi spesso contraddicono quanto affermato nelle dichiarazioni di principio.

Dagli anni ’90 ad oggi abbiamo assistito ad uno sviluppo del decentramento amministrativo, prima con la legge 142/90 e poi con la legge 59/97 e la riforma del Titolo V della Costituzione che hanno trasferito a regioni ed enti locali gran parte delle competenze un tempo dello Stato.

Ora tale processo è sfociato addirittura nella sua esasperazione (devoluzione) contenuta nell’attuale controriforma costituzionale, che è un mix di autoritarismo e di neoregionalismo a favore delle regioni più ricche. Eppure di elementi positivi nel decentramento riportato ad una corretta funzionalità ve ne sono tanti soprattutto per i cittadini.

In primo luogo occorre una informazione che spesso è mancata sulla trasparenza amministrativa e il diritto di accesso ancora non applicato correttamente dalle amministrazioni locali (Carte dei servizi) si pensi agli URP (Uffici relazioni con il pubblico) che dovrebbero essere il tramite per favorire l’interscambio di informazione tra cittadini e amministrazioni.

Si pensi all’uso del Difensore Civico come garante della corretta amministrazione a cui rivolgersi in caso di abusi.

Per tornare alla vicenda TAV credo che spetti ai cittadini e agli abitanti del territorio in questione pronunciarsi sul progetto.

Per questo ritengo che gli abitanti della Val di Susa dovrebbero subito avviare una raccolta di firme tra i cittadini e chiedere all’amministrazione regionale di indire un referendum il cui esito sia vincolante ai fini del progetto.

La democrazia è un bene prezioso e il potere politico deve essere sempre vincolato al rispetto delle decisioni della maggioranza, anche quando queste non piacciono.

Bruno Pierozzi – Spi Cgil nazionale

Commenti (1)

Grande onore ai Valsusini!!!

I giornali hanno ripreso a dare notizie. E' finito lo sciopero di due giorni. Parlano nuovamente della probelamtica TAV e liquidano tutto con un fin troppo facile: "l'opera si farà nel rispetto dell'ambiente in accordo con le comunità locali", la versione di Fini e del governo. "I sindaci spiegheranno alla popolazione gli accordi convenuti". I sindaci sembrerebbe non abbiano convenuto niente e che abbiano ribadito che l'opera non si farà. Niente tunnel.

Credo che siamo di fronte a due modi di vedere il mondo: uno a misura di politico e l'altro a misura di essere umano.

(segue articolone)

Dopo anni e anni di lotte nonviolente di una piccola elite della società a difesa dei diritti umani, dell'ambiente e del futuro siamo di fronte ad una svolta. In Val di Susa non ci sono pochi eroici volontari che dedicano la loro vita a spiegare alle popolazioni il rischio di un progresso insensato che ci sta portando all'autodistruzione. A Venaus non c'è un folle legato ad una sequoia che spiega alla California una politica ambientale sensata. A Susa non c'è un tavolino di 3-4 simpatici e colorati ragazzi con dei volantini sgualciti che provano a spiegare a mamme e nonni l'estinzione di massa ed il climate change. A Oulx non c'è uno striscione di 3 pazzi che si sono appesi ad una montagna pur di farsi ascoltare per spiegare che siamo oltre il limite di non ritorno. E non è una raccolta fondi per alcune vittime ( 6 miliardi) della globalizzazione ridotte in miseria dagli interessi nazionali o dalle politiche globali del nuovo ordine mondiale. E non si tratta neanche di uno scienziato che prende la parola ad un convegno provando a spiegare la sindrome dell'isola di Pasqua, il picco del petrolio, il fattore umano e la fisica quantistica .

Siamo di fronte ad un fenomeno nuovo. Si pensava che non sarebbe più stata colmabile la distanza tra evoluzione delle problematiche e consapevolezza popolare. Si pensava che saremmo andati dritti dritti fino alla fine del mondo in balia di politici, economisti e analfabeti funzionali. E invece no!

La popolazione della Val di Susa compatta, unanime, consapevole, cosciente, libera, riflessiva, nonviolenta, democratica, civile ed orgogliosa ha preso per prima a livello mondiale nuovamente in mano il proprio destino.

Einstein diceva: "Avrai veramente capito qualcosa quando sarai riuscito a farla capire anche a tua nonna". E qui in Val di Susa han capito tutto anche i bisnonni e forse anche i morti. I più intelligenti del mondo, i primi ad essere arrivati con tutto il popolo alla visione del nuovo mondo.

E' una rivoluzione più grande di quella francese, di quella russa, di quella indiana e di quella sudafricana.

Sono il primo popolo che si è liberato dal risentimento verso la Dio, la natura ed i propri simili e che lucidamente sta cercando di conciliare salute, educazione, progresso, ambiente, nonviolenza, diritti, democrazia, globalizzazione e libertà.

I Valsusini sono i primi ad essere arrivati sul traguardo della globalizzazione cosciente. Sono il primo popolo ad essere ritornato sul pianeta terra dopo lo sbarco di massa del 69 sulla Luna.

Siamo di fronte a due visioni del mondo.

-Una antica legata a valori e ideali di un mondo antico che ci hanno permesso di arrivare con la nostra specie fin sulla Luna ma che purtroppo non sono più validi e appplicabili in un mondo tecnologizzato pena l'autodistruzione e l'estinzione. La sopravvivenza personale, l'orgoglio, la violenza, il potere, la sofferenza, la paura, gli eserciti, il controllo, la guerra, la fatica, la schiavitù, i dittatori, gli imperi, le religioni, il capitale e le ideologie.

-L'altra che vede finalmente l'applicazione del metodo scientifico alle problematiche e che cerca soluzioni esistenziali accettabili unanimamente. La qualità della vita, la nonviolenza, la pacificità, la democraticità, la partecipazione popolare, la solidarietà, il rispetto, la coscienza, le prove scientifiche, il lavoro d'equipe, la tecnologia, l'impatto ambientale, la serenità, l'intelligenza, la comunicazione, l'allegria ed il futuro.

In Val di Susa l'essere umano è tornato a far parte dell'ecosistema Terra in maniera cosciente. Il primo popolo del futuro, gli unici in tutto il mondo a non essere violenti, autodistruttivi ed estremisti.

Grande onore ai Valsusini!

(11 Dicembre 2005)

Domenico Schietti
Un Mondo a Misura di Bambino
http://www.liberaassociazioneilpopolo.it/1/3/semplificazione/societa-liberta/

info@free-people-world.com

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