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Rifugiato o clandestino?

Rifugiato o clandestino

(5 Aprile 2011) Enzo Apicella

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5.000 euro: l’ultima trovata delle canaglie al potere

(26 Settembre 2023)

meloni e salvini

L’ultima vergognosa novità nella guerra agli immigrati è fresca di giornata: se vorranno evitare il lager prima di essere rimpatriati dovranno sborsare su per giù 5000 euro, per coprire le spese del soggiorno in Italia. E ciò dopo aver decretato la necessità di costruire un carcere di massima sicurezza per gli immigrati appena sbarcati nel belpaese in ogni regione (nessuno resti fuori dall’impresa!), un carcere fuori dagli sguardi e dalle angosce del comune cittadino, in una zona che sia circondabile con agio dalle forze dell’ordine, per arginare le inevitabili rivolte o tentativi di fuga. Si illudono forse che questo farà cambiare idea a chi fugge dalla fame, dalle guerre e dai regimi repressivi, spesso combinati insieme?

Nei suddetti supercarceri troveranno i meritati tormenti i cosiddetti immigrati irregolari, cioè tutti, poiché non esiste un modo di entrare “regolarmente” in Italia e in Europa.

Una giusta punizione alla miseria, da tempo abbiamo capito che quando si parla di lotta alla povertà, si intende una guerra ai poveri senza quartiere, perché essi diventino sempre più poveri nel corpo e manipolabili nello spirito. A chi ha un minimo di sangue nelle vene, tale politica suscita una rabbia spontanea e molto spesso impotente. Ma che dire dell’ultima provocazione? Ora per evitare di morire di stenti (e di botte) nei costruendi lager, si potrà comprare con moneta sonante la propria libertà.

Queste autentiche carogne cosa sperano di ottenere con un simile provvedimento? Di rimpinguiare le casse dello stato? Di devolvere la cifra ai poveri nostrani? Di costruire tanti asili nido a vantaggio delle nostre esauste lavoratrici? Di scansare i costi del viaggio di rimpatrio? Non prendiamoci in giro. Questa nuova tangente, palesemente non esigibile da chi rischia la pelle perché non c’è possibilità di vita in patria, darà invece nuovo ossigeno ad una genia di strozzini, disposti a prestare su interesse, come fu ai tempi della legge Bossi-Fini, dove si vendeva il posto di lavoro necessario per ottenere il permesso di soggiorno per 2000 euro.

I governanti italiani dimostrano una profonda conoscenza del mondo da cui provengono gli immigrati. Un mondo opulento, dove le migliaia di euro si raccolgono nei bingo di quartiere. Le megalopoli africane pullulano evidentemente di straricchi che sfidano la sorte in mare per amore dell’avventura. Le donne che si imbarcano vogliono sfuggire alla noia, e usare al meglio la loro pingue carta di credito. Vediamo se riusciamo a scucirgli un po’ di denaro, prima, un po’ di sudore poi, fino all’ultima goccia di sangue, avranno pensato gli avventurieri di stato.

Questa uscita fa il paio con la promessa in favore di elezioni di rimpatriare 600.000 immigrati “irregolari” (fu Salvini a farla). Ovviamente si rivelò impraticabile, come ogni promessa di regolarizzare i flussi. Regolarizziamo i flussi, neghiamo la devastazione climatica, le guerre facciamole, ma a bassa intensità! (La lista potrebbe continuare). Non ci credono nemmeno loro.

Quest’ultima trovata rasenta il grottesco. Forse la provocazione è rivolta soprattutto a noi, “cittadini elettori”, per capire fino a quando sapremo tollerare di essere complici di simili idiote nefandezze. Ci provano, tastano il terreno, e arraffano fino a che qualche illuminato capitalista decida che hanno passato il segno, sul piano non della sostanza che è ampiamente condivisa, ma della forma. Illusione anche questa. Trump insegna: l’arroganza, il cinismo la volgarità mentale a volte pagano.

Anche chi si dice contrario, per fare cosa? Chi ha il coraggio di dire esattamente come la pensa, nella da tempo decomposta sinistra istituzionale? E’ il regno dei no, ma, tuttavia, ni, e infine sì.

Nell’alternativa secca posta dai socialisti di un tempo, socialismo o barbarie, dobbiamo costatare che siamo molto ad di là della barbarie, e molto al di qua del socialismo, purtroppo. Chi ha il coraggio di lanciare un grido di allarme per raccogliere le forze e fermare la guerra?

Comitato 23 settembre

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