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LOTTIAMO UNITI CONTRO LA CHIUSURA DELLA DELPHI DI LIVORNO

(14 Febbraio 2006)

Esprimiamo una profonda e sentita solidarietà alle lavoratrici e ai
lavoratori della Delphi di Livorno che come una vera "doccia fredda" sono
stati messi davanti alla decisione da parte dell'azienda di chiudere.
La Delphi, purtroppo, è l'ennesima fabbrica toscana che chiude, lasciando a
casa centinaia di lavoratori. Questo epilogo al quale mensilmente
assistiamo, non è un caso, bensì il frutto della società capitalista nella
quale viviamo, che punta alla delocalizzazione e alla privatizzazione (la
Delphi stessa nasce dalla privatizzazione della Spica). E' il frutto
dell'operato del governo del neoduce Berlusconi che da sempre favorisce i
grandi pescecani imprenditori a discapito dei lavoratori, infischiandosene
della deindustrializzazione di importanti e vitali città proprio come Livorno.

Ci auguriamo veramente che tutte le forze politiche e sociali toscane si
adoperino concretamente per trovare una soluzione per la Delphi. Ci
chiediamo però, quando la Regione Toscana nella persona del suo
governatore, il diessino Claudio Martini, intende passare ai fatti invece
di limitarsi alle belle parole pronunciate ad esempio nella presentazione
del bilancio regionale, dove ha annunciato ingenti finanziamenti per
l'economia e il lavoro. Forse si aspetta che tutte le fabbriche chiudano?
Certo è che se la strada perseguita è quella intrapresa ad esempio, per la
sicurezza sul lavoro, fronte sul quale sono state spese tante promesse e
tanti soldi senza risultati, stiamo freschi.

Occorre che le lavoratrici e i lavoratori in questo caso della Delphi non
si scoraggino, che continuino a lottare non solo per gli ammortizzatori
sociali, ma per il posto di lavoro che deve essere garantito. Noi del PMLI
siamo al loro fianco ed esortiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori, non
solo delle aziende in crisi, a punire i partiti di palazzo che niente o
quasi fanno per risolvere il problema occupazione invitandoli ad astenersi
(disertare le urne, annullare la scheda o lasciarla in bianco) alle
prossime elezioni politiche.

Inoltre gli invitiamo a spingere i sindacati in primis la Cgil ad indire
una grande manifestazione regionale contro la deindustrializzazione e a
battersi per un lavoro stabile, a salario intero, a tempo pieno e
sindacalmente tutelato per tutti i disoccupati e i lavoratori.

PMLI (Firenze, 14 febbraio 2006)

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