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Uffici giudiziari : drastica riduzione dei servizi informatici

Si profilano disservizi e pericolo per l’ occupazione

(22 Febbraio 2006)

La finanziaria 2006 ha ridotto del 42% le spese relative all'informatica e conseguentemente il Ministero della Giustizia ha diramato una circolare con la quale impone agli Uffici Giudiziari una drastica riduzione (in alcuni casi anche dell'85%) dei servizi di assistenza informatica.
Ciò avviene quando ormai l’informatica è divenuta uno strumento imprescindibile per il lavoro degli Uffici Giudiziari. Basti pensare all’art. 3 del D.M 264/2000, in cui si prevede che tutti i registri siano tenuti in modo informatizzato secondo le regole procedurali; oppure al software Polisweb, utilizzato per il processo telematico - trasformazione che è stata vanto del governo Berlusconi - ormai consolidato e diffuso fra utenti ed avvocati.

A fronte della riduzione delle risorse, si chiede agli uffici di tirare la cinghia assicurando solo i servizi minimi essenziali, da ridurre al 15% delle postazioni “critiche”: ancora una volta i dipendenti, in prima linea ed in perfetta solitudine, saranno costretti a rispondere all’utenza per i disservizi che inevitabilmente si creeranno. Inoltre l’Amministrazione in questi anni ha preferito dirottare le risorse economiche disponibili verso le esternalizzazioni piuttosto che valorizzare le professionalità esistenti ed incrementare i ruoli tecnici con un’adeguata formazione.

Adesso i consorzi e le aziende che gestiscono l’appalto per l’attività di assistenza tecnica unificata, e in particolar modo quella di assistenza sistemica, annunciano l’interruzione del servizio dal 28 del mese di febbraio con un conseguente avvio di procedure di interruzione dei contratti e licenziamento dei lavoratori.

Le RdB hanno dunque richiesto un incontro urgente con i vertici del Ministero per trovare diverse e più adeguate soluzioni alle esigenze degli Uffici Giudiziari, nonché per la salvaguardia dei livelli occupazionali nelle ditte esterne.
Le RdB intendono inoltre porre l’accento su come la gestione dei servizi informatici della Giustizia non sia una questione di natura puramente tecnica, ma riguarda un rilevante patrimonio di dati, spesso di natura delicata (come nel caso del Casellario Giudiziario o della Direzione Nazionale Antimafia, gestiti da ditte esterne), il cui controllo deve ritornare alla diretta gestione della Pubblica Amministrazione.
Le RdB stanno inoltre organizzando una manifestazione nazionale dei precari delle ditte appaltatrici, contro il doppio ricatto di precarietà e licenziamento, e per la reinternalizzazione dei servizi e la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali anche attraverso l’assunzione diretta dei sistemisti al Ministero.

Roma, 20 febbraio 2006

Ufficio Stampa RdB-CUB

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