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Affamare un popolo affamato è ingiustificabile

L’Unione Europea sulla Palestina si copre di vergogna

(11 Aprile 2006)

La decisione dell’Unione Europea di sospendere gli aiuti economici alla Palestina è una decisione ingiustificabile e vergognosa.

Sono ormai anni che tutti i rapporti dell’ONU e delle agenzie per i diritti umani confermano l’emergenza umanitaria nelle città e nei territori palestinesi occupati e assediati da Israele. A fronte di questa situazione – che in altre occasioni hanno visto addirittura i bombardamenti umanitari – l’Unione Europea sceglie di punire e affamare il popolo palestinese perché nelle recenti elezioni ha visto prevalere l’organizzazione Hamas.

Mentre dovrebbe essere Israele a subire le sanzioni internazionali per la sua politica di sistematica violazione dei diritti umani dei palestinesi (su questo è dall’aprile del 2002 che una risoluzione del Parlamento Europeo giace senza alcuna attuazione), l’Unione Europea applica invece le sanzioni alle vittime piuttosto che ai responsabili della situazione.

E’ una decisione inaccettabile che deve vedere una protesta durissima in ogni paese europeo ed in ogni città dove ci sono sedi di rappresentanza dell’Unione Europea con manifestazioni, sit in e iniziative di pressione.

Contemporaneamente occorre lanciare una vasta campagna di raccolta fondi per le strutture e la popolazione palestinese che in qualche modo “disobbedisca” all’Unione Europea e faccia arrivare ai palestinesi il messaggio che in Europa non siamo tutti complici del colonialismo israeliano e dei governi europei.

Le cose da fare subito:

1) inviare massicciamente lettere di protesta a:
Javier Solana, responsabile degli affari esteri della UE, email: presse.cabinet@consilium.eu.int
Elmar Brok, presidente commissione esteri UE, email: EB_termin_eu@elmarbrok.de
Francis Wurtz, presidente del gruppo della sinistra europea, email: fwurtz@europarl.eu.int
2) Attivarsi per raccogliere fondi e farli arrivare direttamente ai municipi e alle comunità palestinesi nei territori occupati
3) Organizzare SIT IN davanti alle sedi dell’Unione Europea per la revoca del blocco degli aiuti europei ai palestinesi
4) Intralciare ogni attività dell’Unione Europea con forme di disobbedienza civile

Forum Palestina

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