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Primo Maggio

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(1 Maggio 2009) Enzo Apicella

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(Diritti sindacali)

Grave atto di ritorsione antisindacale del comune di milano

Contro 5 elettricisti del settore manutenzione

(29 Giugno 2006)

Da anni gli elettricisti comunali hanno in corso un contenzioso sindacale contro l’Amministrazione comunale. I lavoratori, per rivendicare le mansioni superiori svolte in questi anni hanno dovuto intentare varie cause presso il Tribunale del Lavoro.

Il Tribunale, sia in prima istanza che in appello, ha sempre dato loro ragione, costringendo il Comune a pagare le differenze tra il 4° livello (B1) e il 5° (B3). Nonostante questo, il Comune non solo continua a non riconoscere le mansioni superiori svolte, ma punisce i lavoratori. In una ennesima causa, il 7 giugno un altro giudice del Tribunale del Lavoro di Milano, la Dott.ssa E. Porcelli, riconosceva nuovamente le mansioni superiori svolte dai lavoratori condannando per l’ennesima volta il Comune a pagare gli arretrati delle mansioni e le spese processuali.

A QUESTO PUNTO E’ SCATTATA LA RITORSIONE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

5 elettricisti coinvolti sono stati spostati dai loro abituali posti di lavoro, messi “a disposizione”, gli sono state cambiate le mansioni e sono stati fatti rientrare nell’officina di via Amari, su disposizione del settore Risorse Umane e dei Dirigenti del Settore Manutenzione. Questo atto antisindacale contro i lavoratori ha lo scopo non solo di intimidire e punire coloro che chiedono il rispetto dei loro diritti, ma vuole essere un monito per tutti ad abbassare sempre la testa. Il messaggio che l’Amministrazione manda a tutti i lavoratori è chiaro: chi lotta per il rispetto dei contratti e dei diritti è considerato alla stregua di un nemico, e come tale viene trattato.

Inoltre, la prepotenza di alcuni dirigenti è tale che questi si sentono in diritto di calpestare anche le sentenze emesse dalla magistratura del lavoro, dimostrando che il loro concetto di “democrazia” non è altro che l’arroganza del potere. Questa arroganza fa sì che l’Amministrazione – da anni – spenda decine di migliaia di euro in contenziosi che regolarmente perde contro i lavoratori, dilapidando soldi pubblici che potrebbero invece essere spesi e beneficio della cittadinanza se ci fosse un dialogo tra le parti e corretti rapporti sindacali.

E’ giunto il momento in cui il Sindaco, la Giunta e tutto il Consiglio comunale intervengano a controllare l’operato di questi dirigenti, se non altro per tutelare gli interessi dei cittadini milanesi di fronte a questo spreco di denaro pubblico.

Nonostante la repressione subita, noi non siamo intenzionati a piegare la testa e continueremo a lottare con tutti i mezzi:

- per poter continuare a svolgere il nostro lavoro nell’ interesse dell’Amministrazione e dei cittadini milanesi;

- per difendere i nostri diritti, consapevoli che la nostra lotta è la lotta di tutti coloro che si battono contro i soprusi.

Milano, 28 giugno 2006

Comitato di Lotta dei lavoratori del Settore Manutenzione

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