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Sabato 18 novembre a Roma manifestazione nazionale per la Palestina

L’ennesima mattanza provocata dall’esercito israeliano a Gaza non può rimanere senza conseguenze sul piano politico e diplomatico.

(8 Novembre 2006)

Massacro di palestinesi a Beit Hanoun e a Jenin. “Nelle strade si vedono pozze di sangue. Sono sparpagliati intorno brandelli di carne e dei sandaletti da bambino” (agenzia Reuters 8.11.06)

Sabato 18 novembre a Roma, un ampio cartello di forze politiche, associazioni, sindacati, centri sociali scenderà in piazza con una manifestazione nazionale (partenza ore 15 da Piazza della Repubblica) con l’obiettivo di recidere ogni forma di complicità dell’Italia con l’occupazione militare e coloniale israeliana della Palestina e con il massacro della popolazione palestinese avviato dalle autorità di Tel Aviv.
Tre le richieste principali della manifestazione del 18 novembre:
- la revoca dell’accordo di cooperazione militare tra Italia e Israele stipulato dal governo Berlusconi ma ancora vigente con il nuovo esecutivo;
- la revoca degli accordi economici-commerciali stipulati da diverse regioni italiane con istituzioni israeliane
- la revoca dell’embargo dell’Unione Europea (a cui aderisce anche l’Italia) contro l’Autorità Nazionale Palestinese che, in una situazione umanitaria già drammatica, colpisce anche la sanità, l’istruzione e i salari dei palestinesi.

Gli organizzatori ritengono che lo sviluppo drammatico degli eventi a Gaza e l’ingresso nel governo israeliano di un leader politico razzista e guerrafondaio come Avigdor Lieberman, rendano ormai del tutto inaccettabile la politica di equidistanza (o equivicinanza) adottata dal governo italiano sulla crisi israelo-palestinese. A tale scopo, i promotori della manifestazione chiedono che l’Italia e l’Unione Europea adottino delle sanzioni contro il governo israeliano. Diversamente rilanceranno in tutta Italia la campagna per il boicottaggio e il disinvestimento verso l’economia israeliana.

Tutte le informazioni sulla manifestazione su www.forumpalestina.org;
tel.338 1347713 (Sergio Cararo); 328 8616084 (Germano Monti)

adesioni: palestinalibera2006@libero.it

Il Comitato organizzatore manifestazione 18 novembre “Palestina libera, adesso”

Commenti (1)

io stò con i palestinesi...anche con i Kamikaaze.

cari/e compagni/e,ora più che mai é necessaria far sentire la nostra voce , aderire alla manifestazione del 18 a Roma é una necessità.
E' l' unico modo per far capire all' Italia intera che c'é una parte di essa , sperando la più grande possibile , che di ce no all' aggressione dello stato sionista servo degli U.S.A. , verso un popolo ed una terra che sono sempre più martoriati dagli anfibi dell' occidente.
Una terra a cui tocca pagare tutto il male degli interessi petroliferi del medioriente , una terra che vede morire i/le sue/oi figli/e per far sì che l' occidente possa in ogni occasione sbandierare la farsa del terrorismo e manternere i propri interessi sull' area...
Diciamo NO!...a questa farsa del terrorismo.
Diciamo NO!...a quelle persone che , credendo alle storie campate in aria dei mass-media del potere , vedono i morti israeliani ma non i bambini palestinesi morti sulla spiaggia di Gaza , e non solo....

I militari Israeliani lo hanno chiamato un "errore" , cercando di recuperare offrendo ad Abu Mazen un nuovo "falso" tavolo di trattativa...Ma non era tutta colpa di Arafat???
Non era , parole dell' ambasciatore israeliano in Italia , solo colpa di Arafat che:"....con i suoi falsi metodi da intifada non potrà mai far niente per far stare in pace il popolo palestinese...."???
Nella stessa occasione,(ballarò 2003),l'ambasciatore assicurò i telespettatori di ballarò dicendo che se Arafat non sarebbe più stato il leader palestinese i negoziati si sarebbero non solo riaperrti...ma la pace avrebbe regnato sovrana nell' area in un tempo molto ristretto...-non ho parole...-
Ora che Arafat non c'é più tutte quelle persone che non credevano in lui si sono inventate altre scuse.....che....assieme anche ad altre persone che vedono soluzione nell' ipotesi (falsa)..dei due popoli due stati...fanno finta di niente....
Parlo ovviamente anche di qualche parlamentare che ora al governo prende parte a discussioni sulla questione palestinese come se fosse all' opposizione....senza infine condannare lo stato sionista che: vero artefice di tutto il marciume nell' area.....si vede ancora accrediditato il potere di rappresentare la democrazia nell' area. Perché questa é la verità...Gli israeliani inviano militari in incognito nelle terre del Sud-Libano e D'Alema parla di reazione "spropositata" da parte degli israeliani...é questa la democrazia che il nostro governo vuole portare avanti per altri 5 anni..
E' la stessa democrazia che si usa oggi per mandare i nostri soldati ad "invadere" il Libano con la scusa che sono "ben-visti" dai libanesi...del resto mancavano già da un pò ....non trovate?
.....già questa é la stessa democrazia che 2 giorni fà i poliziotti statunitensi hanno ustao verso un giovane di 24 anni che -e questo pochi media lo hanno detto-...non ce la faceva più a respirare per i troppi colpi ricevuti....
Ma la resistenza libanese composta in parte anche dai compagni del partito comunista libanese , ci ha insegnato molto....ci ha insegnato che non bastano caccia supersonici per vincere una guerra , e che dovunque essa si trovi la resistenza é resistenza , e sempre vincerà!
Aderiamo tutti/e alla manifestazione del 18 a Roma...é l' unico modo per far capire all' Italia che dorme che c'é una parte di essa -molto "incazzata"- che a queste regole non gioca....
Saluti Comunisti...

(11 Novembre 2006)

Carlo Velletri

marxista73@alice.it

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