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Primo Maggio

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(1 Maggio 2009) Enzo Apicella

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(Diritti sindacali)

Non spetta ai lavoratori e alle lavoratrici pagare per le inadempienze dell’azienda in fatto di sicurezza e igiene!

(10 Agosto 2007)

Lunedì 4 giugno il magazzino di Ghezzano-San Giuliano è stato chiuso dall’ASL per la presenza di volatili dentro la struttura. Ciò ha comportato un pericolo per le norme di igiene soprattutto dei reparti alimentari, ma più in generale per l’agibilità dell’intero magazzino. RICORDIAMO CHE I PERICOLI POSSONO ESISTERE ANCHE PER I DIPENDENTI CARREFOUR E NON SOLO PER L’UTENZA

In quell’occasione la CGIL ha fatto la voce grossa, denunciando le inadempienze dell’Azienda, e mettendo in evidenza come la responsabilità della chiusura fosse, giustamente, da addebitare principalmente all’incuria del rispetto delle norme di igiene e sicurezza all’interno del magazzino da parte dell’Azienda stessa.

NELLO STESSO TEMPO LA CGIL SI è DIMENTICATA CHE AL CARREFOUR MANCA LA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI ALLA SICUREZZA NONOSTANTE I COBAS ABBIANO CHIESTO LA SUA ELEZIONE QUASI 1 ANNO FA. NOI CHIEDIAMO CHE SIANO ELETTI GLI RLS E SI AVVII CON LA RSU UNA TRATTATIVA SUI CARICHI DI LAVORO, SULLA SICUREZZA E SALUTE DEL PERSONALE(ORARI DI SERVIZIO.,….)
La fermezza dimostrata in quella circostanza si è però subito dissolta non appena si è trattato di difendere i lavoratori e le lavoratrici da un ingiusto provvedimento che l’Azienda ha approntato per recuperare la giornata di lavoro perduta in occasione della chiusura del magazzino.

La CGIL infatti, attraverso i suoi delegati nella RSU, ha accettato e promosso la soluzione dell’Azienda di richiedere il recupero ai lavoratori e alle lavoratrici attraverso l’utilizzo di ferie e permessi retribuiti: di fatto, il giorno di chiusura del 4 giugno è stato addebitato ai lavoratori e alle lavoratrici, che si sono visti così imporre un giorno di ferie o di permesso in modo unilaterale dall’Azienda.

Molti hanno accettato, per paura, per volontà di non creare polemiche, per scelta personale. Altri non avrebbero voluto avere sottratti preziosi giorni di riposo in maniera inopportuna, con un’imposizione dell’Azienda appoggiata dai delegati RSU della CGIL.

Non si possono accettare scelte imposte unilateralmente dall’Azienda.

Occorre far rispettare la volontà dei lavoratori e delle lavoratrici di usufruire dei propri giorni di ferie e permessi quando lo ritengano opportuno, e non quando fa comodo all’Azienda, magari per coprire le proprie responsabilità e inadempienze.

Chiediamo che sia ritirato il provvedimento e che vengano individuate altre soluzioni per il recupero della giornata di non lavoro, in occasione della chiusura forzata da parte dell’ASL, che non siano penalizzanti per quei lavoratori e lavoratrici che non intendono mettere il proprio tempo libero a disposizione dell’Azienda per coprire le sue inadempienze.
SE INVECE L’AZIENDA VORRà PERSEVERARE IN ATTEGGIAMENTI CHE GIUDICHIAMO ANTISINDACALI…ALLORA NE DISCUTEREMO ALLA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO

Cobas Lavoro Privato Confederazione Cobas - Pisa

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