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(1 Ottobre 2010)
La ribellione degli operai della Same non deve essere criminalizzata – mentre l’attacco da più fronti (governo, padroni e sindacati complici) deve spingere tutte/i ad una massiccia partecipazione alla manifestazione nazionale del 16 ottobre, per rilanciare l’opposizione sociale e preparare un vero sciopero generale.
Sinistra Critica solidarizza con i lavoratori e i delegati Fiom della Same di Bergamo, che, come tutti i lavoratori metalmeccanici del nostro paese sono vittime della feroce aggressione padronale contro i diritti e le tutele della contrattazione collettiva, aggressione avallata e coperta dalla complicità della Fim Cisl e della Uilm.
Questi due ex sindacati hanno deciso ormai da tempo di dedicarsi ad un altro mestiere, tra i più antichi del mondo, quello del servilismo verso i potenti.
Non ci si può meravigliare perciò se qualcuno li contesta. Ci preoccupa invece se la Cgil, costringendo purtroppo anche la Fiom, scambia le vittime con i colpevoli, isolando gli operai della Same e chiunque faccia sentire la sua voce contro quelli che ogni giorno la cancellano (rifiutando loro, per esempio, il diritto a decidere sugli accordi sindacali).
La scelta della Fim e della Uilm di sottoscrivere con Federmeccanica la distruzione del contratto nazionale è solo l’ultimo atto di questo servilismo, dopo l’assenso alla politica di Marchionne.
La ribellione degli operai della Same non deve essere criminalizzata – mentre l’attacco da più fronti (governo, padroni e sindacati complici) deve spingere tutte/i ad una massiccia partecipazione alla manifestazione nazionale del 16 ottobre, per rilanciare l’opposizione sociale e preparare un vero sciopero generale.
Piero Maestri - Portavoce nazionale
Flavia D'Angeli - Portavoce nazionale
Franco Turigliatto - Portavoce nazionale
Sinistra Critica
Organizzazione per la Sinistra Anticapitalista
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