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(15 Dicembre 2003)
La migliore risposta al blocco del contratto e agli scioperi farsa è arrivata da migliaia di autoferrotranvieri che hanno bloccato fin dall’alba le città di Torino, Brescia, Napoli, Cosenza, Catanzaro, Castrovillari e Genova, Bari, Foggia (dove il 60% del personale si è ammalato).
L’Assemblea permanente dei lavoratori di Firenze ha decretato il blocco della fascia pomeridiana.
Una risposta forte, frutto della profonda insoddisfazione per le trattative in corso, che rischiano di sfociare in un ennesimo “accordicchio” che non renderà giustizia alle giuste aspettative dei tranvieri e di uno sciopero che sembra essere stato confermato con l’unico scopo di “spompare la lotta” per poi andare a chiudere al ribasso la vertenza tra qualche giorno.
La mancata convocazione delle organizzazioni del sindacalismo di base al tavolo negoziale non poteva che produrre una simile situazione. Oggi il sindacalismo di base rappresenta una fetta consistente della categoria e la sua esclusione dalle relazioni industriali renderà sempre difficile la composizione delle vertenze.
La CUB ritiene giuste e legittime le forme di lotta adottate anche oggi dai ferrotranvieri che lottano con l’unico mezzo che hanno a disposizione: lo sciopero.
Restringere gli spazi di democrazia, inasprire sempre più la normativa antisciopero sta diventando un boomerang, quando non c’è possibilità di lottare per difendere i propri diritti quando questi vengono attaccati è evidente che non esistono regole capaci di tenere a freno la rabbia dei lavoratori.
Roma, 15 dicembre ’03
Pierpaolo Leonardi (Coordinamento nazionale)
Antonini (coordinatore CUB Trasporti)
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