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(14 Marzo 2011)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it
foto: www.comunistiuniti.it
Le trattative del Tavolo Nazionale per il rinnovo dell'accordo di secondo livello (o è solo la release dell'accordo precedente?), di cui sono giunti degli aggiornamenti, rinforzano i già profondi dubbi che storicamente nutriamo nei confronti dell'azienda.
Anzitutto la mancanza di un piano industriale ci fa sospettare che le uniche manovre che l'azienda pianifica sono a livello finanziario speculativo, con risultati peraltro assai modesti (basta ricordare SELFIN).
Soprattutto denunciamo il fatto che Comdata sta cercando di far passare come aperture, concessioni, veri e propri regali ai suoi dipendenti una serie di cose che per legge è obbligata a fare, chiedendo in cambio una serie di deroghe alle leggi vigenti con introduzione di innovazioni peggiorative per i lavoratori.
A fronte di questo atteggiamento sosteniamo le nostre RSU e quei dirigenti sindacali che, in sede di trattative già a partire dal prossimo incontro del 15 marzo, dimostreranno una ferma intenzione di far rispettare la volontà dei lavoratori, più volte espressa sia a livello individuale che nelle Assemblee.
Le condizioni di lavoro in Comdata sono già difficili, non abbiamo bisogno di peggioramenti che servono solo ad aumentare i dividendi di qualche azionista a scapito della nostra vita, sia in termini di salute che di entrate economiche.
In particolare chiediamo:
visibilità di 6 settimane sulle matrici e turni agevolati per studenti e madri.
Cambi di orario da part time a full time e viceversa solo su base volontaria e senza ricatti
Nessuna deroga al Testo Unico per le pause 626
No al multiperiodale
Nessuna concessione al controllo a distanza, che serve solo a creare tensioni
Collettivo Lavoratori Comdata Torino
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