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(29 Gennaio 2014)
E’ necessario, in questo caso, essere estremamente chiari: l’ intendimento della multinazionale Electrolux di dimezzare i salari dei dipendenti al fine di “concedere” il permanere dei suoi stabilimenti in Italia rappresenta, assieme, un ricatto e una rapina.
Un’intenzione non diversamente qualificabile e come tale da respingere con grande forza.
Tra l’altro, per inciso, tutto ciò avviene nel giorno in cui il presidente USA Obama, allo scopo di sostenere i consumi interni, propone l’introduzione di una sorta di scala mobile proprio nel paese patria del neo-liberismo imperante.
All’idea dell’Electrolux è necessario rispondere subito senza esitazioni con lo sciopero generale: uno sciopero generale insieme di protesta per l’inaccettabilità della situazione, di difesa di tutti i posti di lavoro, di proposta per un radicale mutamento nella politica industriale del governo.
E’ necessario non aver paura delle parole: è indispensabile il ritorno di un ruolo dello Stato in economia attraverso il recupero del concetto di pianificazione, di proprietà e gestione diretta dei settori strategici in particolare nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica oltre che in quella manifatturiera con un intervento diretto nella riqualificazione delle infrastrutture e del risanamento e della salvaguardia ambientale.
Sotto questi due ultimi aspetti, riqualificazione delle infrastrutture e salvaguardia ambientale, servono piani straordinari nei quali inserire anche progetti operativi attraverso i quali affrontare il problema della disoccupazione, giovanile e non.
L’insieme di questa tematica va portata in Europa, aprendo una grande campagna per l’internazionalizzazione della protesta e della proposta, attraverso canali politici e di movimento, costruendo iniziative comuni con i settori politici e di rappresentanza sociale più avanzati.
Non si devono accettare né la rapina e né il ricatto:
questo va detto con grande chiarezza ai lavoratori dell’Electrolux, di tutta Italia e dell’intera Europa che devono essere sostenuti nella lotta.
Ferma restando, naturalmente, la necessità di ripassare, sempre, nella nostra mente la lezione marxiana sul plusvalore e lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
28/01/2014
Redazione Perchè la Sinistra
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