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Uno dei due ha la dentiera

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(Il saccheggio del territorio)

ENEL bracca Pavia: presentato il progetto estrattivo "Gallia"

Dopo la caccia all'oro nero in Oltrepo, progetti per sconvolgere mezza Lomellina

(26 Febbraio 2014)

mappagallia

Il territorio della provincia di Pavia è bombardato dagli interessi di ENEL LONGANESI DEVELOPMENTS S.R.L. ramo di ENEL deciso ad effettuare attività estrattiva in tutto l'area intorno al capoluogo lombardo, dalla Lomellina all'Oltrepo. La società attualmente detiene 5 titoli estrattivi, per una superficie pro-quota totale di oltre 1500 chilometri quadrati di suolo nazionale.
Tra la riproposizione del progetto della bretella autostradale Stroppiana-Broni-Mortara dopo il fallito tentativo degli anni '60 e quello di ENEL che ritenta ciò che già meditava di realizzare l'allora presidente di ENI Enrico Mattei, il padronato italiano riprova a dare l'assalto al pavese. E stavolta la spinta motivazionale arriva dalla crisi e dalle opportunità di lavoro: difficile pensare ad una sola istituzione in grado di opporsi sino alla fine.

Se sul progetto “Rocca Susella” qualcosa (timidamente) è già apparso sugli organi di informazione, nulla è ancora stato espresso rispetto alla nuova istanza denominata “GALLIA” presentata al Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 20 dicembre 2013.
L'area complessivamente interessata è di oltre 135 chilometri quadrati e coinvolge gran parte del territorio della Lomellina, chiamando in causa 18 Comuni; attualmente il procedimento è in attesa del parere della Commissione per gli Idrocarburi e le Risorse Minerarie (CIRM) organo del Ministero dello Sviluppo, mentre lo scorso 31 gennaio è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale degli Idrocarburi e delle Georisorse (BUIG) ed in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 12 febbraio.
Il procedimento unico per il conferimento del permesso di ricerca prevede una durata complessiva massima di 6 mesi, mentre il rilascio del titolo minerario da parte del Ministero scade dopo i 3 mesi dalla pubblicazione sull'organo europeo, ovvero entro il prossimo maggio.

Da questa primavera sarà possibile conoscere l'attore delle operazioni e la documentazione di studio ed analisi prodotta da ENEL LONGANESI. Per ingannare l'attesa, portiamo l'esempio delle attività avviate ad agosto 2013 nella bassa Romagna ( progetto di sondaggi “San Marco” ) nel territorio della provincia di Ravenna, effettuate dalla concessionaria aggiudicataria GEOTEC S.P.A .
Per tale ispezione geofisica ENEL si è premunita già dai primi di febbraio (6 mesi prima) a pubblicare un confortante documento per un “dialogo aperto con le istituzioni” ed “a trovare soluzioni partecipate e condivise con i Comuni”. Ovviamente rassicurando sul fatto che “le ricerche del sottosuolo non sono invasive”.


Allo stato attuale delle opere, sia concesso, permangono parecchi dubbi sulla sostenibilità, nonostante svariati tabulati e grafici peraltro obbligatori nell'iter di valutazione di impatto ambientale. A questo titolo va ricordato come per “Rocca Susella” sia stato previsto, poi formalmente ritrattato, l'utilizzo di cariche esplodenti in un'area a rischio sismico, ancorchè basso, e comunque caratterizzata da numerosi episodi franosi. Nel documento sul quale Regione Lombardia sta valutando la concessione della V.I.A. sono infatti previste modalità e procedure per l'utilizzo di esplosivi.

Mattia Laconca - Pavia

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