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(10 Ottobre 2011) Enzo Apicella

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ZETEMA PROGETTO CULTURA srl/Roma Capitale: NELLE RELAZIONE IL PERSONALE VIGE UN SISTEMA FEUDALE

PROSEGUONO LE DISCRIMINAZIONI AI DANNI DI CHI NON SI OMOLOGA O
RIVENDICA I PROPRI DIRITTI…INTANTO L’ISPETTORATO DEL LAVORO INDAGA SU VARIE IRREGOLARITA' E INADEMPIENZE DATORIALI

(6 Maggio 2024)

logo zetema

Nella società Zètema Progetto Cultura srl, società partecipata di primo livello ed ente strumentale di Roma Capitale su cultura e politiche giovanili, musei civici, biblioteche, punti informativi turistici, area conservazione, logistica, servizi di supporto a ROMA CAPITALE, NON E’ ORO TUTTO QUEL CHE LUCCICA…Infatti, malgrado la strana cappa di silenzio che cala ogni volta che si pronuncia il nome dell’attuale Amministratore Unico (di nomina area Pd, l’ala rampante e “commerciale” pure sulla CULTURA…) o dell’operato dell’azienda anche da parte politica (Giunta e Consiglieri capitolini), NON MANCANO LE DISCRIMINAZIONI E LE INGIUSTIZIE, a coloro che non si omologano al rinnovato sistema feudale (si quello con il Signore nel castello, i vassalli, i valvassori, i valvassini e …una massa di molte centinaia di dipendenti, nei fatti i “servi della gleba” al limite della sopravvivenza economica e con diritti affievoliti e compressi) e che hanno l’audacia di RIVENDICARE I PROPRI DIRITTI.

GRAVE LA SITUAZIONE DELLA DIPENDENTE (G.M. per rispetto della riservatezza) VINCITRICE DI SELEZIONE INTERNA, per un posto nell’area logistica e servizi di supporto, unica donna in ambiente maschile (e maschilista, come vedremo). Oggetto di reiterate molestie sessuali, da parte di colleghi e nel quasi totale silenzio di colleghe di altri settori, impaurite dal sostegno esplicito su tale vergogna aziendale, ha trovato non solo il coraggio e la dignità di denunciare l’azienda, FARLA CONDANNARE PER MOLESTIE SESSUALI e un primo risarcimento dei danni subiti (con sentenza confermata e MAI OTTEMPERATA FINO IN FONDO dai vertici di Zètema P.C., con gli estremi per l’A.U. in carica del reato ex art 650 c.p. e della violazione, come inadempienza datoriale anche degli altri dirigenti apicali, degli articoli del CCNL Federculture, che uniscono pesantemente tali condotte oltraggiose del rispetto per le donne che lavorano…) e intraprendere una causa civile e lavoro per il riconoscimento di MOBBING orizzontale e verticale, VISTO CHE MALGRADO LA SENTENZA, LA SUA SITUAZIONE LAVORATIVA, PERSONALE E DI DIGNITA’ E’ ANCORA CALPESTATA E NULLA SEMBRA CAMBIATO…
La Zètema va avanti con la causa, senza ammettere alcun addebito e cercando di far passare la lavoratrice, come una persona poco equilibrata e non adatta a quel tipo di lavoro…UNA STORIA GIA’ SENTITA ALTRE VOLTE, MA NEL 2024 CHE CAPITI IN AZIENDA COMUNALE DELLA CAPITALE, acquista un profondo significato di SCONFITTA…NEL SILENZIO ANCHE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE E DELLE “CONSIGLIERE DI PARITA’”…

Anche nel settore delle BIBLIOTECHE COMUNALI, dove la Zètema come per altri settori ha Contratto di Servizio (CdS) con Roma Capitale ed è partner per grandi eventi in città a livello culturale, non mancano le irregolarità e le violazioni di legge, specie nei confronti di quei lavoratori e lavoratrici che HANNO “OSATO” CHIEDERE IL RICONOSCIMENTO DI MANSIONI SUPERIORI (dopo anni di battaglia continua per far applicare la declaratoria ex livello C1 del CCNL Federculture, ormai sono oltre un centinaio i dipendenti in servizio nelle biblioteche comunali e…possono aumentare, se non sostituiti con ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, a causa della progressiva diminuzione in organico di ISBCC del personale comunale) o vedersi attribuiti I BENEFICI PER GRAVI GUAI FAMILIARI DELLA LEGGE 104/92 in condizione di gravità (ndr DESTINO CHE ACCOMUNA ANCHE ALTRI DIPENDENTI I ALTRE SEDI DI ROMA CAPITALE, come se fossero dei lavoratori o lavoratrici di serie B, spesso con lavoratrici costrette a chiedere il PART TIME…): TRASFERIMENTI, ISOLAMENTO DI CHI PROTESTA PER RELAZIONI POCO CORRETTE NELLE RELAZIONI CON LA DIRIGENZA, anche capitolina, l’uso di pettegolezzi e falsità, come pretesti per SANZIONI DISCIPLINARI. Un caso recente, di questo ultimo periodo, su impugnazione di Usi 1912, a ITL di sanzione disciplinare inflitta per dare “un segnale” ai ribelli, LA ZETEMA P.C. NON SOLO HA OPERATO ILLEGALMENTE E IN MODO SCORRETTO, TRATTENUTE SULLA BUSTA PAGA DI SANZIONI PECUNIARIE (multe) MENTRE ERANO PENDENTI LE PROCEDURE DISCIPLINARI A ITL, MA ARCHIVIATA A FAVORE DEL dipendente, la sanzione con comunicazione ufficiale della ITL di Roma, NON HA RESTITUITO I SOLDI (dopo due mesi!) DETRATTI IRREGOLARMENTE, MA HA POI TRASFERITO sempre su relazioni poco coerenti con la verità dei fatti, IN ALTRA BIBLIOTECA COLUI CHE E’ BENEFICIARIO DI LEGGE 104/92 grave, comprimendo e affievolendo il diritto di assistenza a familiare, in spregio alla ratio della legge e alle funzioni di assistenza garantite e previste dalla Costituzione repubblicana e antifascista e della legge speciale. Trattamento similare, avviene in altri settori (area conservazione, ex restauro) sempre per lavoratrici beneficiarie di legge 104 grave per familiari, sanzioni disciplinari su motivazioni pretestuose e non su fatti oggettivi o inadempienze contrattuali veritiere, spesso condite da “relazioni” arrivate dopo mesi, da colleghe …IN COMPETIZIONE PER LE POCHE BRICIOLE CONCESSE IN QUESTA AREA, SU SALARIO ACCESSORIO-PRODUTTIVITA’ e su possibili promozioni…anche questo, un film già visto, in area quella della Conservazione, dove anche chi ha titoli per ottenere il trasferimento in altri servizi dell’azienda, per continuare a lavorare, rimane per anni al palo malgrado reiterate richieste, con attività più complesse dove già in passato, Usi aveva segnalato condizioni di salute e sicurezza (articolo 2087 codice civile, D. LGs. 81 2008) non conformi a quanto sarebbe da garantire ai dipendenti, specie dove la maggioranza della forza lavoro è femminile (quasi il 70% dell’organico). Senza dimenticarsi il PRECARIATO INTERNO, con utilizzo (a 5 euro l’ora) di Zètema, non solo per le sostituzioni per ferie, malattie, congedi e permessi, del personale a tempo indeterminato, (MA ANCHE PER SOSTITUIRE PERSONALE IN SCIOPERO, COME SUCCESSO ALLA BIGLIETTERIA DEL MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE…), ma per grandi eventi e con turni pesanti, ad opera di società accreditate come H501 e “Euro&Promos”, dove tale personale per lavorare e per inserirsi in questo contesto, rimane passivo nella speranza di poter accedere, magari facendo le selezioni pubbliche esterne, senza alcuna graduatoria interna che dia loro qualche garanzia e tutela, di trovare un posticino meno precario…e si tratta spesso di forza lavoro ancora “giovane” e titolata, che stante la condizione di ricattabilità e di precarietà, non ha trovato la forza di autorganizzarsi e promuovere una forma contrattualizzata in vista di una stabilizzazione…IL SISTEMA FEUDALE IMPERANTE RIMANE SOLIDO ANCHE SU QUESTA VICENDA DI PRECARIATO, alla vigilia del Giubileo 2025.

Anche nell’area del sistema dei musei civici, spostamenti, trasferimenti e disagi, specie per chi sul lavoro ha trovato condizioni di salute peggiorate e si è sottoposto a visite aziendali di sorveglianza sanitaria, sono considerati “normali” e per tutti questi dipendenti, le POSSIBILITA’ DI AVERE MIGLIORAMENTI DI CARRIERA, utilizzando le professionalità acquisite e sottoutilizzate, sono scarse (in passato, ai neo assunti i coordinatori museali dicevano loro “ENTRATE CUSTODI E …MORIRETE CUSTODI…”, una bella profezia che dà fiducia e speranza…, chissà se sarà stato ripetuto questo messaggio, informalmente ovvio e con parole diverse, a neo assunti-e al recente concorso e selezione per 67 posti nei musei comunali gestiti da Zètema). Né per i servizi dell’area ex progettazione o dell’ex informagiovani, oggi servizi a sostegno delle politiche giovanili, o dei PIT (i Punti Informativi Turistici, i “chioschi verdi”) in vari punti della città o presso gli scali aeroportuali) si salvano da questo sistema, chi si è opposto è stato isolato, additato come esempio da non seguire, specie se RIVENDICA CONDIZIONI DI LAVORO MIGLIORI O RISPETTO PER TUTELA PIENA ED EFFICACE SU SALUTE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO, e soggetti a valutazioni non positive, che ti fanno rimanere al palo su incentivi e miglioramenti economici o progressioni di carriera…A MENO CHE NON SI RIENTRI NEI RANGHI (ci manca solo la dichiarazione pubblica di “autodafè” e siamo a posto…)

NONOSTANTE TUTTO, DEI VARI ESPOSTI E SEGNALAZIONI PRESENTATI ALL’ISPETTORATO DEL LAVORO, tra cui quelli presentati anche da Usi 1912, pure periodo pandemico, SU QUALCUNO DI ESSI INDAGA IN QUESTI MESI LA ITL DI ROMA…SPERIAMO CHE GLI ISPETTORI DEL LAVORO AI QUALI E’ ASSEGNATO IL “CASO ZETEMA”, NON SIANO DA …ORDINI DALL’ALTO, COSTRETTI A FERMARSI NELLE ISTRUTTORIE E NELLE AZIONI, facendo calare un insabbiamento che lasci tutto come prima, senza responsabili e responsabilità…MAI DISTURBARE IL MANOVRATORE. Usi 1912 RESISTE e non demorde, malgrado le tentazioni di associate e associati di cercare pace senza impegnarsi in prima persona o lasciando il sindacato autorganizzato, presente da oltre 24 anni in Zètema e firmatario negli anni passati di accordi di livello aziendale, con il meccanismo poco efficace che si sono dimostrate le RSU interne (scadute da anni e NON ANCORA RINNOVATE, PERSINO A ROMA CAPITALE SI SONO SVOLTE DUE TORNATE DI RINNOVO DI RSU, anche se mancano le figure di RLS dal 1996…MENTRE A ZETEMA, CHISSA’ COME MAI RSU E RLS SONO SEMPRE LE STESSE IN CARICA…) E IL SISTEMA CONCERTATIVO DEI SINDACATI FIRMA-DI-TUTTO-E-DI-PEGGIO, senza controllare nulla di come lavora e in che condizioni di rispetto di diritti e garanzie di tutela, della forza lavoro (oltre 800 dipendenti a tempo indeterminato). Faremo sentire il nostro contributo, con documenti scritti e osservazioni propositive, come è nelle prerogative di azione e libertà sindacale, su SALARIO ACCESSORIO – PRODUTTIVITA’, PROGRESSIONI DI CARRIERA – “VALORIZZAZIONI”, dove il CCNL Federculture assegna UNA FORTE DISCREZIONALITA’ ALLE AZIENDE E AL MANAGEMENT APICALE, sui possibili papabili, con valutazioni, RELAZIONI E PUNTEGGI SULLE “PERFORMANCES INDIVIDUALI” del personale, sia per IL SALARIO INTEGRATIVO CHE SU ACCORDI E CONTRATTI DI LIVELLO AZIENDALE, SU PREMIALITA’ INDIVIDUALE, superminimi, promozioni orizzontali e verticali, DOVE LE ASPETTATIVE DEI E DELLE DIPENDENTI, diventato oggetto di un meccanismo MENO TRASPARENTE, DI GARANZIA, DI ROTAZIONE, DI PREMIO EFFETTIVO DI PROFESSIONALITA’ E CAPACITA’, ma molto conta il parere e la valutazione di, vassalli, valvassori e valvassini, SULLA FEDELTA’ AZIENDALE E SULLA CAPACITA’ DI “sapersi adattare al clima e alle richieste avanzate…” per la soddisfazione aziendale e quella, chissà come valutata, del committente ( e socio unico, Roma Capitale) e di utenti dei vari servizi offerti al pubblico.

TUTTO GIA’ DECISO E SENZA SPERANZA? NO, LA RESISTENZA SI PUO’ ANCORA FARE, SERVE PERO’ UNO SCATTO COLLETTIVO DI DIGNITA’ E DI CONSAPEVOLEZZA CHE, COME IN ALTRI POSTI DI LAVORO, HA CAMBIATO LE COSE E INCRINATO IL SISTEMA CONSOLIDATO, passando dalla PROTESTA INDIVIDUALE AD UN PERCORSO DI AUTODIFESA COLLETTIVA E SOLIDALE, contrastando la sudditanza psicologica e la paura di ricatti e pressioni interne ed esterne, PER DARE FORZA E CONCRETEZZA AL DURO LAVORO DI RICONQUISTA DI PIENE GARANZIE, SU SALUTE E SICUREZZA, SALARIO INTEGRATIVO CHE SIA MIGLIORATIVO E NON DISCREZIONALE AZIENDALE DEL SALARIO CONTRATTUALE “NORMALE”, PER MAGGIORE TRASPARENZA E ROTAZIONE, per chi dopo tanti anni di servizio per la collettività, VA PREMIATO senza dover sottostare alle …VALUTAZIONI DIRIGENZIALI e a quelle, indirette, di colleghi…DELLE “PERFORMANCES INDIVIDUALI”, allargando finalmente la platea dei beneficiari di tali migliorie economico-salariali (INTEGRATIVE, APPUNTO), dei diritti riconosciuti dalle leggi di tutela di chi lavora. Come diceva un comico in uno slogan “BASTA POCO, CHE CE VO’”…

Da parte nostra, manteniamo la coerenza e l’impegno attivo e propositivo, per il raggiungimento di questi obiettivi, ma come in passato anche a Zètema, serve l’aiuto e la collaborazione solidale di tutti-e quelli che sono disponibili, che a livello personale si sentono deboli, UNITI SI DIVENTA UNA FORZA.

Unione Sindacale Italiana USI 1912 – sindacato settore commercio turismo e servizi C.T.&S

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