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(Diritti sindacali)

Sentenza Romiti del 18\12\2007

La Fiat condannata a risarcire i lavoratori del gruppo.

(6 Gennaio 2008)

Finalmente si e conclusa la vicenda Romiti sul falso in bilancio,i lavoratori dovranno ricevere circa 3600euro.

Avevano ragione i lavoratori che hanno sostenuto i sindacati di base nella vertenza contro l'allora amm.delegato Romiti per il falso in bilancio,a Torino le prime 2 sentenze definitive del 12\2007 portate avanti dall'SdL Intercategoriale(ex S.In.Cobas)a riconosciuto ai primi 40 lavoratori un risarcimento di 3613euro per ogni lavoratore,più il pagamento delle spese processuali all'avv.Sergio Bonetto che in tutti questi anni a seguito i vari gradi di giudizio della sentenza.A Torino e Provincia sono circa 800 i lavoratori che dovranno essere risarciti,per tutti gli altri lavoratori che non intrapresero la vertenza è scattata la prescrizione.

Coord.Prov.SdL intercategoriale Torino

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Commenti (1)

Proposta antievasione, A parte che non ho seguito l'argomento, COMUNQUE

Non ho seguito l'argomento, per quale motivo sono stati riconosciuti i danni ai lavoratori della FIAT?
comunque propongo una mia proposta sul falso in bilancio.
Proposta che farò anche al rinnovo del CCNL gomma plastica, che:
Qualora l'azienda venga indagata per falso in bilancio o evasione fiscale, le parti indaganti (es. Guardia di finanza) facciano sapere informando via comunicazione scritta, la RSU aziendale, così da mettere al corrente il personale e far sapere quanto accade. Il personale attraverso le RSU, o in disparte, si possa costituire parte civile nei processi contro l'azienda. Questo perchè:
1°) per evitare gli "sprechi" termine usato per far leva sui recettori delle persone, quando si allude ai diritti dei lavoratori come se fossero degli sprechi.
2°) Per evitare che queste persone la passino franca dopo aver fatto prima sapere a tutti cosa hanno fatto e perdere tempo e sperpero di denaro pubblico beneficiando prima di indultini e benefici di stato mentre chi ha pagato con le tasse, chi indagava tra i quali anche quelli dei lavoratori della stessa azienda.
Il denaro recuperato deve permettere di riaprire i premi di risultato dei periodi occultati e contestati. Quantomeno ridistribuire il maltolto secondo veri criteri di democrazia e meritocrazia dimostrata, ad esempio ridistribuendolo chi non ha fatto malattia, o lavoro più o meno usurante, denaro comunque occultato, e criteri di ugualianza respinti ai tavoli delle trattative.

(7 Gennaio 2008)

michele

ottobreazzurro@yahoo.it

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