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Cominciano con i licenziamenti i corsi in Fiat Pomigliano

(8 Gennaio 2008)

Appena iniziati i corsi di formazione, come denominati dalla Fiat, subito si evidenzia l’obbiettivo.
Secondo i dati Fiat, annunciati durante la giornata di ieri, Pomigliano, a differenza di Cassino, Melfi e al sito produttivo in Polonia, non è competitiva, sia sui costi che sulla qualità.
Tali responsabilità vengono addossate ai lavoratori, come se fosse colpa nostra il dover lavorare in queste condizioni; con impianti obsoleti, eppure nel 2003 con l’accordo denominato, “ Nuova Pomigliano” furono stanziati migliaia di miliardi di lire, per rinnovare lo stabilimento e renderlo competitivo, ma nulla è stato fatto, dove sono finiti quei soldi?
Poi ci dicono che in Fiat vi sono centinaia di lavoratori RCL con serie patologie, ricordiamo che, sempre con quell’accordo fu introdotto un sistema di metrica denominato TMC2,che velocizza enormemente i tempi di lavoro permettendo una maggiore saturazione, e dall’introduzione di tale sistema che sono aumentati enormemente i casi di patologie e quindi gli RCL.
Si richiede il rispetto delle regole, come se a non rispettarle fossero i lavoratori, per quanto ci riguarda, noi le abbiamo sempre rispettate, chi ne era/è esente e la Fiat, visto che permette/va di non lavorare a centinaia di rappresentanti sindacali e loro galoppini, in cambio della loro subalternità, mentre per chi si ribella ecco che la reazione è sempre la stessa, provvedimenti, “intimidazioni”, licenziamenti.
Basti pensare ai licenziamenti politici avvenuti negli ultimi anni, a Pomigliano come a Melfi.
La Fiat ci dice che intende voltare pagina che vuole il rispetto delle regole, ma intanto inizia male, con licenziamenti attraverso la mobilità forzata per coloro che rifiutano di accedervi, ricordiamo che l’accordo, è di mobilita volontaria, Ed ecco che tale metodo è stato adottato anche dalla DHL, “dietro pressioni Fiat” per espellere esponenti sindacali, come Vittorio Granillo, e continuare ad eliminare chi si oppone alle repressioni in atto.
La FLMUniti CUB esprime piena solidarietà a Granillo e allo Slai Cobas, condanna fermamente ogni azione volta a sopprimere ogni dissenso, e si batterà sempre per i diritti, la dignità dei lavoratori, la libera espressione e la democrazia sui luoghi di lavoro.
La Fiat, invece di promuovere sciocchezze, deve spiegare perché in poco più di dieci anni alla SATA e in FIAT ci sono tanti operai “limitati” e perché non si è intervenuto per evitare ciò.
Adesso con il nuovo sistema OCRA la FIAT tenta di voltare pagina, e fare finta che nulla è successo per poi intensificare ancora di più i ritmi utilizzando questa volta un nuovo metodo, dove si tenta di scaricare sugli operai i problemi impiantisti e organizzativi, che dovrebbero risolvere altri.
Non ci vogliono nuove formule magiche ma operai in più sulle linee e la FLMUniti-CUB continuerà a rivendicare reali miglioramenti di lavoro, come continuerà a sostenere e a promuovere tutte le iniziative necessarie affinché siano ritirati gli odiosi e illegittimi licenziamenti.
La solidarietà agli operai di Melfi, a Auria, a Passanante, a Ferrentino, a Mignani,a Granillo è necessaria se vogliamo ancora difenderci come operai in modo indipendente, altrimenti è la paura, il mordersi la lingua, lo stare allineati e coperti ma così ci condanniamo ad una vita da schiavi senza speranza.

Ribellarci ai soprusi non è solo un diritto ma un DOVERE

FLMUniti CUB Segreteria Provinciale di Napoli

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