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Cori ingrati

Cori ingrati

(21 Marzo 2010) Enzo Apicella
Gli ex allievi del coro dei Piccoli Cantori di Vienna denunciano gli abusi sessuali di cui erano stati oggetto negli anni '80

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(L'oppio dei popoli)

Con gli studenti ed i docenti dell'Università "La Sapienza" di Roma.

Dalla città di Galileo Galilei

(17 Gennaio 2008)

Da 14 anni promuoviamo attività socio culturali in sinergia con tante realtà collettive ed individuali, tra le quali molte afferenti al variegato mondo dei credenti, d'origine cristiana o musulmana, ebraica, buddista o d'altre religioni di cui non abbiamo mai chiesto ragione.

Il nostro stile di lavoro ricalca quello di migliaia d'altre realtà associative laiche presenti nel paese, aperte al confronto come allo scontro d'idee e concezioni, sempre nel rispetto delle diverse opinioni, credi religiosi, orientamenti sessuali o di stili di vita.

Ben diverso è l'atteggiamento delle gerarchie ecclesiastiche vaticane.

Da sempre il nostro paese subisce il pesante condizionamento papalino, ingerenza accentuatasi negli ultimi anni prima con l'avvento di Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla), toccando oggi punte parossistiche con Papa Benedetto XVI (Joseph Ratzinger).
Non esiste tema inerente ai diritti civili e della persona che non veda la costante pressione vaticana sulle forze politiche e sul Parlamento italiano.
La presenza sui mass media è ossessiva: Radio Maria, messe in diretta, trasmissioni televisive "a sua immagine e somiglianza", prelati che somministrano giudizi e consigli in ogni canale televisivo, servizi speciali su rotocalchi e quotidiani, trasformando così le redazioni italiane in una grande "sala stampa vaticana".

L'attacco a diritti acquisti come quelli del divorzio, dell'aborto e del vivere liberamente la sessualità in base alle personali tendenze di ognuno è costante.
Altro terreno di scontro rilanciato dall'attuale pontefice è sulla scienza. L'incredibile dichiarazione del 1990 a Parma, quando come Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede in un intervento definì «giusto e ragionevole» il processo perpetrato nel 1633 dalla chiesa contro Galileo Galilei, preconizzava l'attuale affondo.
Infine, i privilegi economici elargiti al Vaticano da una classe politica prona e servile sono vergognosi, a fronte della sofferenza di milioni di cittadini e lavoratori, incapaci di sostenere il costante aumento del costo della vita.

La contestazione degli studenti dell'Università "La Sapienza" di Roma e la dichiarazione dei 67 professori universitari che ha portato alla rinuncia del Papa all'inaugurazione dell'anno accademico, è quindi una naturale e legittima reazione ad una precisa ed illegittima pressione politica di uno Stato (Vaticano) su di un altro (Italiano), dai caratteri marcatamente oscurantisti.

I mass media, il ceto politico ed intellettuale che ora si straccia le vesti per l' "affronto" al prof. Ratzinger rappresentano perfettamente la condizione in cui versa il nostro paese, in una crisi morale e materiale senza precedenti, ben rappresentata dalla condizione dei nostri territori, ridotti a pattumiera o a base militare, dove ogni giorno quattro lavoratori muoiono sul posto di lavoro.

Il Papa è stato solo vittima della sua arroganza, dell'incapacità storica di confronto di una istituzione che basa il suo fondamento terreno su una presunta "infallibilità", per preservare la quale probabilmente le istituzioni vaticane dovranno nel prossimo futuro essere un po' più caute.

Fuori dalle stanze del potere esiste ancora una società attiva e reattiva, indisponibile a sottomettersi ai dogmi medievali di "santa madre chiesa" e ad una politica sciatta e servile.

Il Direttivo del circolo ARCI agorà di Pisa

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