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(23 Febbraio 2010) Enzo Apicella
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Lettera a Liberazione (non pubblicata)

Su Cuba e la Nocioni

(15 Febbraio 2008)

Cara Liberazione, non capisco, proprio non riesco a capire come il giornale del mio Partito possa ospitare (ancora giorno 10) gli articoli della giornalista Nocioni, la quale sembra ossessionata da Cuba e da quanto non funziona sull'isola.
Ogni articolo si riprendono temi spinosi fornendo una versione di parte (che è poi la stessa parte dalla quale sta la Repubblica) sulle difficoltà vissute dai cubani, difficoltà causate dal Bloqueo (che sarebbe utile spiegare è molto più di un embargo), da una politica statunitense che favorisce solo l'emigrazione illegale e tenta di ostacolare le rimesse, dalle difficoltà (Leggi Torricelli ed Helms-Burton) per i turisti americani di recarsi sull'isola,ma certamente anche da un certo livello di corruzione (sicuramente molto inferiore a quello di molte ASL nostrane) e da una incapacità di molti dirigenti (tanti bocciati alle ultime non-parititiche elezioni cubane).

Negli articoli della giornalista Nocioni però più che la critica sembra prevalere un fastidio, una antipatia verso tutta quella sinistra che apertamente dichiara di voler costruire il socialismo, una cecità che non permette di confrontare Cuba con il Burkina Faso o con uno qualsiasi degli slum nordamericani, una supponenza da circolo intelletuale europeo (non si era detto basta con l'epoca dei modelli da imporre?).

Salim Lamrani che ha intervistato Ricardo Alarcon de Quesada, scrive che si parla molto di Cuba ma non si da mai l'opportunità ai suoi dirigenti di parlarne, rivolgo quindi una richiesta al direttore Sansonetti, ogni volta che la Nocioni scrive su Cuba a fianco si pubblica un articolo di risposta a firma di un dirigente cubano, di un rappresentante diplomatico, dell'Ass. Italia-Cuba ecc.
Che ne dice la Nocioni: è abbastanza liberal-democratica come idea?

Nota per chi la leggerà su pane-rose.it: Per onestà debbo riconoscere che Sansonetti pubblica molte lettere critiche (anche diverse mie), questa però (sicuramente insieme a tante altre) non deve essergli proprio andata giù.

Roberto Capizzi, Coordinamento fed.le GC - Enna

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Commenti (3)

NON PERDIAMO TEMPO COL PRC S.E. SIN. ARCOBALENO U.DEI.S.

CARO COMPAGNO,SCUSAMI SE MI PERMETTO.
MA SE LA NOCIONI SCRIVE SU LIBERAZIONE E SCRIVE QUELLO CHE SCRIVE,è COLPA ANCHE TUA CHE PERDI TEMPO ANCORA APRRESSO AL PRC ed ED A LIBERAZIONE,CHIEDO SCUSA, ALLA SINISTRA EUROPEA ANZI NO ALLA SINISTRA ARCOBALENO,ULTIMO NOME FINCHè IL CARO FAUSTO NON INVENTA CASOMAI UDEIS SI UNIONE DEI SINISTRI...
SMETTIAMOLA CON IL PRC E VARIE AGGREGAZIONI DERIVANTI.
OGNUNO CERCHI DI RESTARE COMUNISTA COME MEGLIO GLI PARE.
CI SONO AGGREGAZIONI PARTITICHE E NON IN CUI POTER CONTINUARE A SENTIRSI COMUNISTI PER CUI BASTA CON L'ARCOBALENO.

(16 Febbraio 2008)

BENIAMINO PETRACCA

beny65@libero.it

rifognazione? no grazie

caro compagno non perdere tempo con la Nencioni o chi per essa ..sono solo come si diceva una volta dei piccolo borghesi in cerca di visibilita ..che si parli male da destra di Cuba è ovvio ,ma quando tristi figuri come la suddetta pennivendola scrive cazzate da Maimi senza conoscere un tubo della realta' di Cuba o del Venezuela fa' semplicemente cagare ..la poverina secondo me ha turbe sessuali ..insomma non ha trovato un cubano che se la potesse impalmare ..porta pazzienza e non comprare piu' LIBERAZIONE SOCIALDEMOCRATICA .... ARCOBALENO RIFOGNAZIONE ..INSOMMA IMMONDIZIA BELLA

(16 Febbraio 2008)

BONAVENTURA DURRUTI

dangelominosse@hotmail.it

Non lascio il PRC

Non lascio il PRC, resisto come l'ultimo dei mohicani. Se uscissi starei sicuramente nel regno della coerenza e della purezza, ma 93.000 persone sono iscritte al PRC e pochi la pensano come la Nocioni (che fortunatamente non è dei nostri e anzi non vede l'ora di farsi assumere da De Benedetti), 2 milioni e mezzo di persone hanno votato PRC, e lo hanno votato perchè vogliono da questo Partito quello che voglio io e che vogliono tanti compagni. Ci sono milioni di cose che non sopporto del Partito, ci sono tante cose che non mi stanno bene, persone che disprezzo, ma considero il mio dovere lavorare per "redimerlo" (mi si perdoni l'accostamento religioso), lavorare perchè questa organizzazione (che comunque continuerà ad attrarre lavoratori, studenti etc. etc.) possa recuperare la sua natura di classe. E' una follia?
Può darsi, ma è mio dovere lavorarci, perchè questo Partito non è solo Bertinotti o Giordano, dentro ci sono compagni impegnati nelle lotte, persone che militano con coerenza (siamo usciti nella mia provincia da una maggioranza che voleva mercanteggiare posizioni programmatiche con le poltrone), compagni non d'acciaio, che lavorano nel fango di una fase politica che potrebbe significare la liquidazione dei comunisti. S.C., Roberto Capizzi

P.S. Io resto della idea pas enemies a gauche.

(19 Febbraio 2008)

prc.armerina@libero.it

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