">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni    (Visualizza la Mappa del sito )

Sasà Bentivegna, Partigiano

Sasà Bentivegna, Partigiano

(3 Aprile 2012) Enzo Apicella
E' morto ieri a Roma Rosario Bentivegna, che nel 1944 prese parte all’azione di via Rasella contro il Battaglione delle SS Bozen.

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Ora e sempre Resistenza)

Piccoli uomini crescono nel viterbese, a destra

(12 Agosto 2008)

Che la cinghia sia di moda negli ambienti di destra, non lo dice uno stilista o chi scrive ma lo afferma il Corriere della Sera. Nel Telegiornale del Lazio su Rai Tre, il capo della polizia, ha esordito con un più cauto "ennesimo fenomeno di bullismo", per poi giungere alla fine a conclusioni ancora più gravi del giornale suddetto e che possono essere già lette.

Come hanno spiegato, nel corso di una conferenza stampa, Ciervo e Zampaglione, rispettivamente capitano e coordinatore della Mobile: “I ragazzi orbitano nell'area dell'estremismo di destra e degli ultras. Uno dei denunciato era stato già fermato dalle forze dell'ordine per violenza sessuale su minori. Quella della Notte Bianca appare come la classica situazione in cui il branco, forse sotto l'effetto dell'alcol cerca la propria vittima. Vittime per altro tutte maggiorenni”.
L'età dei denunciati va dai 15 ai 17 anni. La polizia ha sequestrato diversi tubi di metallo, una spada, una mazza da baseball con su scritto “Avvocato difensore”, una cinta borchiata, materiale con scritto “Acab” ovvero “all cops are bastards”, che tradotto in italiano significa "Tutti i poliziotti sono bastardi".

Passo alla cronaca: il 19 luglio, durante la notte bianca a Viterbo: "Una decina di ragazzi, secondo la testimonianza delle vittime, senza nessuna ragione apparente avevano prima insultato e poi aggredito due giovani maggiorenni, che erano andati a prendere il gelato per due amiche che si trovavano nell'appartamento di via Sacchi. Poi li hanno aggrediti nell'androne del palazzetto cinquecentesco in via Sacchi, nel centro storico di Viterbo, picchiandoli con una cinta piena di borchie metalliche e altri oggetti contundenti. I tre sono riusciti a chiudersi in casa, dove si trovava una loro amica immobilizzata perchè da poco operata a un menisco. Ma gli aggressori hanno sfondato la porta, rompendo tutto ciò che gli capitava davanti, ed hanno continuato a picchiare le vittime. Prima di allontanarsi hanno anche tentato di aggredire la ragazza immobilizzata, ma hanno desistito, forse perchè temevano l'arrivo delle forze dell'ordine. I giovani aggrediti hanno subito lesioni guaribili in 20 e 10 giorni. Le indagini continuano per individuare altri eventuali componenti del branco. Dopo una ventina di giorni d'indagini, con un'operazione congiunta della squadra mobile e dei militari del comando provinciale di Viterbo, tutti i presunti aggressori sono stati individuati. Sono stati denunciati alla procura della Repubblica presso il tribunale dei minori di Roma per aggressione, violenza con armi improprie e lesioni.
Tra le piste seguite dagli investigatori per spiegare la brutale aggressione c'è anche quella politica. La banda, infatti, orbiterebbe negli ambienti dell'estrema destra dove è ormai invalso l'uso delle cinghie, dotate di pesanti fibbie, come arma impropria.
Uno dei presunti componenti della gang era stato già arrestato per violenza sessuale nel giugno 2007 dagli uomini della sezione minori della squadra mobile. Il sedicenne, ancora sotto processo davanti al tribunale dei minori di Roma, è accusato di aver abusato con la forza di tre ragazzini di 12-13 anni.
I ragazzi denunciati, tutti tra i 14 e i 16 anni, sono 6. Altri componenti del commando sono stati solo individuati perchè, non avendo ancora compiuto 14 anni, non sono penalmente perseguibili. Tutti i ragazzi, hanno spiegato gli investigatori, erano già noti alle forze dell'ordine per aver compiuto altri atti di violenza e danneggiamenti. Nelle loro case sono state sequestrate spranghe di ferro, mazze da baseball, una spada e locandine con la scritta «Acab» acronimo di «Tutti i poliziotti sono bastardi». Gli investigatori li descrivono come violenti e spavaldi. Girano per la città fino alle 3-4 del mattino, bevono birra a superalcolici, sono iscritti a scuola ma frequentano occasionalmente".

In ultimo un particolare da Adnkronos: La baby gang, (termine in voga ndr) in realta' e' composta anche da un sesto elemento, non imputabile perche' di eta' inferiore ai 14 anni.

Doriana Goracci

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Ora e sempre Resistenza»

Ultime notizie dell'autore «Doriana Goracci»

5657