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Uno dei due ha la dentiera

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(30 Luglio 2012) Enzo Apicella

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Veneto - Scandali sanità: Rifondazione, "la Regione muova i suoi avvocati"

(19 Febbraio 2003)

Sugli sviluppi delle inchieste in corso sul caso Glaxo e su quello delle valvole cardiache, che ha portato all'arresto del primario cardiochirurgo del centro Gallucci di Padova, i consiglieri regionali di Rifondazione Comunista Mauro Tosi e Pietrangelo Pettenò tornano a sollecitare la Regione a "muovere i propri avvocati" e a costituirsi parte civile. Tanto più che, ricordano i due esponenti di RC, la Regione Veneto ha istituito con una propria legge (la legge 24 del 16 agosto 2001) l'avvocatura regionale, proprio per "rappresentare, assistere e difendere l'amministrazione regionale in ogni stato e grado dei giudizi, attivi e passivi, proposti avanti alla magistratura" di ogni ordine e grado. "Se l'Avvocatura generale dello Stato si dichiara intenzionata a costituirsi parte civile per tutelare gli interessi di cui è portatore il ministero della Salute - argomenta Tosi- stupisce che in un caso tutto veneto, che vede coinvolti una primaria multinazionale farmaceutica che ha sede a Verona e il centro Gallucci di Padova, primo in Italia a sperimentare il trapianto di cuore, non ci sia altrettanta attenzione e solerzia da parte del presidente Giancarlo Galan nel difendere l'immagine della Regione, la qualità e l'efficienza della sanità veneta e gli interessi materiali di tutti i cittadini veneti che hanno proprio nel presidente della Regione il massimo titolare del potere amministrativo e politico".

Tosi e Pettenò si dichiarano increduli inoltre per "l'inerzia" dell'assessore regionale alla Sanità e vicepresidente della Giunta Fabio Gava , in quanto "sinora non ha inteso promuovere alcun intervento, né amministrativo, né giudiziario, in appoggio ai provvedimenti della magistratura".

"Forse è più semplice -commentano i due consiglieri- scaricare sulle categorie più deboli, sui malati, gli aumenti dei costi della sanità, determinati ovviamente anche da una gestione corrotta delle forniture ospedaliere e da prescrizioni farmaceutiche indotte da regalie varie. È più facile aumentare i ticket su farmaci e prestazioni, piuttosto che porre sotto vigile controllo le procedure di ordini e acquisti in sanità". Nel sollecitare un pronto intervento della Regione Veneto, Rifondazione Comunista invita la maggioranza a rendere funzionanti quanto prima le commissioni del Consiglio regionale, bloccate da quasi due mesi a causa del mancato accordo sulle presidenze. "In particolare riteniamo urgente e indifferibile -concludono Tosi e Pettenò- riattivare la commissione Sanità, perché possa valutare quanto prima la nostra proposta di istituire una commissione regionale di controllo e di verifica sulle prescrizioni farmaceutiche e su forniture e appalti nelle aziende ospedaliere e territoriali".

(Arv) Venezia 17 feb. 2003

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