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(13 Settembre 2010) Enzo Apicella
La scuola dopo la controriforma Gelmini

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(La controriforma dell'istruzione pubblica)

La scuola è di tutti. Miglioriamola insieme

(20 Ottobre 2008)

La scuola elementare è fondamentale per acquisire i primi alfabeti conoscitivi, per esprimersi e comunicare, rappresenta uno straordinario luogo di accoglienza e di integrazione culturale e sociale. Le indagini nazionali (INVALSI) e internazionali (IEA-PIRLS) testimoniano della sua qualità ed eccellenza. La sua attuale organizzazione risale alla Legge n. 148/1990, approvata dal Parlamento, a larga maggioranza, dopo un dibattito culturale durato circa 10 anni.

Da agosto ad oggi, invece (in soli due mesi), stiamo assistendo al suo smantellamento dal punto di vista del personale e della qualità. Nel Decreto-legge n.137/2008 (Decreto Gelmini) sono previste le seguenti "novità": la reintroduzione dell'insegnante unico (art.4), l'omologazione dei tempi scuola a 24 ore settimanali riferiti all'impegno lavorativo del singolo docente e quindi la privazione del monte orario delle compresenze (art. 4), la valutazione in decimi (art.3), il voto in condotta che concorre alla valutazione complessiva dell'alunno/a (art.3). Il decreto si conclude con l' art. 8 che recita: dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica (clicca qui per la locandina).

Insomma, anni di riflessione pedagogica, di offerta formativa di qualità all'utenza (minori e famiglie), di servizio pubblico in risposta alle richieste della famiglia vengono buttati al macero in nome di tagli alle spese e di una pseudo psicologia affettivo-nostalgica per una società che di fatto non esiste più. La scuola da agenzia formativa viene trasformata in agenzia "performativa" dove c'è poco spazio:
- per l'accoglienza della diversità, della disabilità e dell'altro e, paradossalmente, anche di se stesso/a;
- per tempi distesi di apprendimento rispettosi degli stili cognitivi dei nostri bambini.

Finora la scuola ha risposto a costo zero alle esigenze della famiglia attraverso il modello della scuola a tempo pieno o a tempo lungo, dove la pluralità docente ha permesso ai maestri e alle maestre di approfondire la conoscenza disciplinare, ha rafforzato lo spirito di collaborazione, rendendo la scuola elementare una comunità di conoscenze e ha risposto alle esigenze poste dalla famiglia. Adesso essa rischia di trasformarsi in un parcheggio a pagamento. Tutte le più recenti ricerche e riflessioni hanno dimostrato come nella scuola sia necessario fare ulteriori investimenti e invece questo decreto taglia tutto.

Come accettare tutto ciò? Come genitori e come insegnanti non si può proprio.

Ecco allora che molti di noi si sono costituti come "COMITATO GENITORI e INSEGNANTI per LA SCUOLA PUBBLICA di PADOVA" dopo i due convegni del CESP di Padova. Alacremente ci si è incontrati a più riprese per organizzare, volantinare, raccogliere firme, fare assemblee, anche a livello cittadino, coinvolgere Scuole, Consigli di Istituto, singoli cittadini e famiglie per fare "informazione" e stuzzicare una sana curiosità conoscitiva su ciò che sta accadendo.

Molte le iniziative a cui il comitato ha aderito e che promuove. Dopo la partecipazione alla Manifestazione del 10 ottobre a Venezia, la pubblicizzazione dell'Assemblea cittadina del 13 ottobre promossa dalla Rete dei precari (altri soggetti vittime di questo decreto), l'adesione alle varie iniziative proposte nelle scuole cittadine come la serata di informazione organizzato dalla scuola Pacinotti, il neonato Comitato propone, per la comunità patavina, una festa-manifestazione cittadina il 24 ottobre in piazza dei Signori dalle ore 16.30 con musica, animazione, scuole in piazza, la presenza di un punto informativo, la distribuzione di materiali e la continuazione della raccolta firme (clicca qui per il volantino sulla festa del 24).

Ancora il sostegno agli scioperi, a partire da quelli del 17 ottobre e del 30 ottobre. Per quest'ultimo, visto il tempo che ci separa dalla scadenza, cercheremo di organizzare un sostegno concreto che, a seconda delle forze che riusciremo a mettere in campo, andrà dal volantinaggio davanti alle scuole, al promuovere un'assemblea cittadina, all'organizzazione di una delegazione dal Prefetto di consegna delle firme fin qui raccolte (www.firmiamo.it/controilmaestrounico per firmare on line, oppure clicca qui per scaricare il modulo di raccolta firme).

Inoltre, si sta facendo in modo di organizzare delle "Notti/serate a scuola" che vedranno genitori e docenti impegnati a resistere con intelligenza, radicalità, impazienza e allegria a tutto ciò, e che non si rassegnano a vedere compromessi quei servizi pubblici fondamentali, come la scuola, che possono rafforzare la nostra comunità costruendo etica e valori. Per info e adesioni: comitato.nogelmini@gmail.com.

Lidia Pantaleo (mamma e docente)
Comitato Genitori Insegnanti per la Scuola Pubblica di Padova

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