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La Gelmini ha ragione

La Gelmini ha ragione

(26 Novembre 2010) Enzo Apicella
Manifestazioni studentesche contro la "riforma" Gelmini in tutte le città.

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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(La controriforma dell'istruzione pubblica)

Napoli: i docenti contro le leggi 133 e 137 e a sostegno alla lotta degli studenti

(8 Novembre 2008)

L’assemblea dei docenti, di ruolo e precari, dell’Orientale di Napoli riunitasi martedì 4 e giovedì 6 novembre

di fronte

all’attacco contro l’università e la scuola pubblica da parte del governo
alla campagna di disinformazione sull’università italiana
ai continui attacchi contro l’Orientale da parte di alcuni media, sulla base di informazioni false o tendenziose
alla grave crisi economica i cui costi vengono fatti ricadere su settori strategici della spesa pubblica come la scuola e l’università
al progressivo svilimento del ruolo docente e alla progressiva precarizzazione e degrado delle strutture della didattica e della ricerca nell’università italiana

ribadisce

l’importanza della funzione pubblica e sociale dell’Università per la vita civile e democratica del Paese e per un sano sviluppo economico e culturale
l’esigenza di un confronto volto a una seria riforma del sistema universitario italiano, che consenta di valorizzarne specificità, competenze, e comportamenti effettivamente ‘ virtuosi’

esprime

l’adesione alla mobilitazione nazionale e locale contro le leggi 133 e 137
il sostegno alla lotta degli studenti dell’Orientale ed il desiderio di individuare forme di mobilitazione comuni fra tutte le componenti dell’ Ateneo
piena solidarietà ai colleghi che operano in condizione di precariato chiedendo per loro la possibilità di concorrere ad un reclutamento ampio e stabile, come espresso dal loro documento presentato nell’assemblea del 4 novembre

chiede al Rettore e ai Presidi di Facoltà

di continuare, anche a partire dal sito web, a fornire una corretta informazione dell’opinione pubblica
di far pervenire a tutti gli studenti e alle famiglie una lettera di comunicazione sui motivi della mobilitazione in atto
di mettere a disposizione, per il tempo necessario alla mobilitazione, degli spazi in ogni sede per riunioni ed assemblee degli studenti, del personale amministrativo e dei docenti strutturati e non strutturati. In particolare, chiede che un’aula di Palazzo del Mediterraneo sia per i docenti sede di incontro e discussione sulla didattica, il potenziamento dei servizi e gli indirizzi della spesa
di convocare urgentemente una conferenza d’Ateneo come sede di confronto e discussione sull’identità ed il futuro dell’Orientale, nonché del sistema universitario nel suo complesso.

sostiene

la mobilitazione regionale degli studenti e del comparto scuola del 7 novembre

aderisce

allo sciopero del comparto Università e Ricerca proclamato dalle Associazioni ed Organizzazioni di categoria per il 14 novembre

propone

di concordare un blocco della didattica a rotazione nelle diverse sedi dell’Orientale, al fine di stimolare un confronto con gli studenti in merito al proseguimento della mobilitazione in corso e delle sue modalità
il rientro nei dipartimenti delle sedi occupate del personale tecnico-amministrativo a garanzia della normale fruizione delle biblioteche e del proseguimento dell’attività scientifica e amministrativa dell’ Ateneo
appelli da far giungere al Presidente della Repubblica, al Ministro dell’Università, ai Direttori dei principali quotidiani e settimanali nazionali anche coinvolgendo colleghi di istituzioni di ricerca e di Università italiane e straniere in cui si esprima preoccupazione per il futuro dell’Orientale e per le misure che ne minacciano la sopravvivenza
la creazione di gruppi di lavoro, formati da docenti strutturati e non, volti a
- illustrare e valorizzare le peculiarità dell’Orientale come sede di studio di lingue e culture di tutto il mondo,contestando i criteri di ‘virtuosità’ utilizzati dal Ministero dell’Università e dai media.
-redigere un’agenda di ulteriori forme di mobilitazione da portare avanti sia come docenti che in collaborazione con tutte le altre componenti dell’ Ateneo con l’obiettivo in particolare di:
incentivare il dialogo costruttivo con gli studenti
favorire il coinvolgimento del territorio, delle forze sociali e degli Enti locali
organizzare in concreto la visibilità di una lotta che apra l’Ateneo a riflessioni e dibattiti sulle scelte governative,che costituiscono una concreta minaccia alla funzione pubblica dell’Università e della Ricerca.

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