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Taranto

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(26 Ottobre 2012) Enzo Apicella
Una ricerca del ministero della Salute indica che a Taranto le morti per tumori sono nettamente al di sopra della media

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(Il saccheggio del territorio)

Sanità: no ai tagli e ai ticket

volantino del PRC veneto

(1 Aprile 2003)

Dal 1° aprile nel Veneto i ticket sui farmaci aumentano. Il costo per il cittadino sarà di 2 euro a confezione per un massimo di 4 euro, ci saranno le esenzioni per redditi bassi, invalidità al 100% e patologie.

In realtà anche se il costo dei medicinali si è abbassato, per adeguarlo al valore medio europeo, attraverso le Regioni si sono reintrodotti i ticket sui farmaci di fascia A (farmaci considerati salvavita).

Queste misure sono state presentate dall'Assessore regionale alla sanità del Veneto come disincentivo all'acquisto dei farmaci.
In pratica i cittadini vengono accusati di fare incetta di medicinali anche quando non servono.

Rifondazione Comunista ha sempre contrastato l’introduzione dei ticket considerandoli una vera e propria tassa sulla malattia che colpisce le fasce più deboli scaricando sulla popolazione i costi della cura.

Dopo lo scandalo sul rapporto tra case farmaceutiche e medici prescrittori abbiamo chiesto, ancora una volta, alla Giunta di centrodestra di abolire i ticket ma la risposta è stata negativa.

In realtà il centrodestra sta continuando con il suo programma di liquidazione della sanità pubblica in favore della sanità privata e delle assicurazione integrative.

Noi chiediamo altro. Chiediamo che sia fatta chiarezza. Non entriamo nel merito delle inchieste che riguardano la magistratura che deve lavorare in piena autonomia.
Entriamo nel merito politico di una situazione che deve chiarire le responsabilità politiche non solo di controllo sull’operato delle varie ulss e degli operatori sanitari, ma soprattutto nella programmazione socio-sanitaria fatta dal governo nazionale e regionale.

Una programmazione nazionale che interviene con tagli pesanti su settori dello stato sociale riducendo i servizi per le fasce più deboli. Per la sanità in Italia si spende il 5,4% del PIL contro una media dell’Unione europea del 7,1%.
E’ un livello troppo basso di spesa per far fronte ai bisogni di cura dei cittadini. La regione Veneto aumenta i ticket, continua con i tagli e non fa nessuna programmazione sul territorio che risponda ai bisogni dei cittadini.

Rifondazione Comunista chiede:

- L’immediata sospensione dei nuovi ticket;
- la distribuzione dei farmaci, per chi viene dimesso, attraverso gli ospedali consentendo il risparmio di circa il 50% dei costi;
- più finanziamenti per la sanità e il sociale che siano in linea con la media europea;
- una programmazione sul territorio che preveda strutture pubbliche di prevenzione e di servizi efficienti, distretti sanitari ecc.;
- la tutela dei malati non autosufficienti (o malati cronici) prevedendo strutture pubbliche che diano assistenza e non comportino costi a carico dei pazienti.

LA SALUTE NON È UNA MERCE

Partito della Rifondazione Comunista
Regionale veneto

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