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Che cosa propone Franceschini e per chi?

(4 Marzo 2009)

Sono davvero stupefatto della disputa che si è accesa attorno alla proposta di Franceschini. Tutti i giornali titolano: Il Segretario del PD propone un assegno per i disoccupati!! Una disputa che parte dal considerare la proposta di Franceschini nuova di zecca, come se è in Italia fossimo all'anno zero del welfare specialmente in materia di disoccupazione ordinaria e straordinaria che invece esiste nel nostro ordinamento si può dire da sempre. Bisogna avere dei requisiti relativi a prestazioni per almeno 52 settimane negli ultimi due anni, essere stati licenziati e non dimessi e viene erogata una indennità che è stata da qualche tempo portata da sette a otto mesi ed a dodici mesi per gli ultracinquantenni.E' commisurata al sessanta per cento della retribuzione che è davvero poco dal momento che i salari medi italiani sono attorno ai mille, milleduecento euro al mese.

Non si capisce perchè Franceschini chieda il sessanta per cento che è davvero poco e non un aumento del sussidio in atto erogato. Perchè?

Non si capisce se Franceschini chieda o no condizioni di accesso migliori rispetto a quelle attuali che prevedono 52 settimane lavorate negli ultimi due anni.

E' molto grave che non si metta in discussione la ragione dei licenziamenti. Ci deve essere una giusta causa anche per i licenziamenti collettivi. Dovrebbero essere vietati i trasferimenti di azienda, i frazionamenti, le operazioni di ingegneria aziendalistica tendenti a creare aree di prelicenziamento. Insomma, prima di accettare come una inesorabile fatalità della congiuntura i licenziamenti bisognerebbe fare un ragionamento molto stringente sulle finalità sociali della impresa prevista dalla Costituzione. La lotta ai licenziamenti va combattuta palmo a palmo e non si deve dare per scontato che tutto si realizzerò secondo i voleri degli imprenditori.

In quanto ai precari piuttosto che chiedere il loro accesso al sussidio di disoccupazione si potrebbe discutere la proposta dell'UIL di una moratoria dei licenziamenti. Un incentivo a trasformare il lavoro a tempo indeterminato con un aiuto dello Stato finalizzato al risanamento del tumore sociale del precariato.

In quanto allo scambio pensioni sussidio di disoccupazione bisognerebbe dire che c'è malafede e si è voluto strumentalizzare la questione dei disoccupati per infliggere il colpo mortale al sistema pensionistico pubblico italiano.

Avrebbe fatto bene Franceschini a farsi consigliere dalla CGIL e dal Sindacato pensionati della CGIL. Gli avrebbe evitato di farsi strumentalizzare dalla Confindustria per vendere ai lavoratori quello che già hanno in cambio di un arretramento mostruoso delle garanzie di pensionamento. Dopo il primo cazzotto Governo e Confindustria ne sferrano un altro con la proposta di aumentare l'età pensionale delle donne.

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