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Stefano Gugliotta

Stefano Gugliotta

(11 Maggio 2010) Enzo Apicella
Dopo che le tv hanno trasmesso il video di Stefano Gugliotta che viene pestato immotivatamente dalla polizia e poi arrestato per "resistenza a pubblico ufficiale", il capo della polizia Manganelli "dispone una ispezione".

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domenica 14 giugno - contro la repressione

(11 Giugno 2009)

Martedì 2, Giugno circa 400 persone si sono riunite davanti al museo Pecci per contestare la presenza di Berlusconi nella nostra città. E’ stata l’occasione per sfoggiare la vera faccia della democrazia, da una parte un nutrito gruppo di razzisti, guerrafondai e fascisti, dall’altra i contestatori accerchiati da polizia e carabinieri, i quali, per tutta la giornata hanno tenuto un atteggiamento provocatorio e di insensata durezza, caricando ripetutamente i manifestanti che esprimevano il loro sdegno verso il “dittatore del consiglio”.

A presidio ormai sciolto sono poi iniziati i fermi con le relative violenze da parte della polizia, nel corso delle quali una compagna è stata arrestata e trattenuta in questura fino al pomeriggio seguente.

Questa è l’ennesima dimostrazione di come la repressione si faccia sempre più dura, e di come le forze dell’ordine cerchino di incutere paura con manganellate e denunce.
Sono testimonianza del clima sempre più repressivo le politiche “securitarie” e contro il “degrado”, come le varie ronde cittadine, i CPT, gli eserciti nelle città, le telecamere spia e i metodi, ormai ben noti, sempre più violenti delle forze del (dis)ordine (ricordiamo al riguardo le cariche dell’11 maggio a Firenze, nei confronti degli studenti medi e tutte le denunce che nell’ultimo mese si son visti arrivare).

Risulta evidente come questi metodi cerchino di colpire chi costantemente sta in prima linea nelle lotte, e allo stesso tempo di reprimere la rabbia della gente, tentando di trasformarla in muto timore.

A questi fatti è doveroso rispondere con determinazione, condannandoli fermamente e affermando che le loro intimidazioni non ci spaventano, in questo senso riteniamo necessaria una mobilitazione che nasca dal basso, in rottura con ogni logica di delega e rappresentanza, e che, attraverso l’autorganizzazione ci porti a lottare per quelle che sono realmente le nostre idee, e per le nostre vite.

CONTRO LA REPRESSIONE:

DOMENICA 14 GIUGNO
ORE 16 P. MERCATALE

LA REPRESSIONE SCATENA LA RABBIA,
LA RABBIA DIVENTA RIVOLTA!

CSA PRATO

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