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(29 Luglio 2009)

Dopo i bombardamenti di Belgrado ordinati da D'Alema non dovrei scandalizzarmi delle involuzioni filoimperialiste del gruppo dirigente del pd (e non solo: anche esponenti della cosidetta sinistra radicale come la Menapace hanno recentemente fatto professione di militarismo atlantista ma oggi Ferrero prende le distanze dalla guerra) Ieri, dopo la presa di posizione di Bossi sul ritiro dei soldati italiani presenti in Afghanistan Franceschini si è affrettato a dichiarare non solo la sua contrarietà al ritiro ma addirittura il diritto dei soldati di avere un governo "compatto" alle spalle!! Come dire: non è ammesso alcun dibattito, nessuna discussione ! Ma la guerra in Afghanistan è una scelta che pesa sulla coscienza dei governi che l'hanno autorizzata demonizzando i talebani con i quali in passato hanno trattato gli americani ed ora vorrebbe trattare Karzaj Presidente-Quisling. Siamo in Afghanistan come sosteneva ieri mattino a rainew 24 Corradino Mineo, noto visitatore ed intervistatore dei nostri "ufficiali" in missione "di pace" all'estero perchè lì c'è la radice del terrorismo che "minaccia" il mondo intero ed in particolare l'Occidente. Lì c'è Alqaeda, Bin Laden, il Male assoluto. E se Aqaeda non esistesse e Bin Laden fosse un utile burattino inventato dell'Amministrazione americana? Per stanare il fantomatico terrorismo localizzato nella zona tra il Pakistan e l'Afghanistan si fanno bombardamenti a tappeto di migliaia di missioni dell'aviazione alleata, si uccidono migliaia e migliaia di civili, si combatte una guerra senza quartiere contro guerrieri generalmente armati di armi leggere che non dispongono di cannoni e dei mezzi corazzati e supertecnologici dell'Occidente. E' la solita scena dei soldati coloniali con armi avveniristiche contro le lance degli abissini. Nonostante questo Frattini e La Russa promettono armi ancora più micidiali, elicotteri da combattimento e mezzi supercorazzati. Per una guerra sporca che non ha senso se non nelle geostrategie del Pentagono per interessi globali degli USA.

L'adesione del PD alla linea dell'Amministrazione americana è senza se e senza ma. Obama può fare delle obiezioni ed avere dei tentennamenti o dei dubbi su questa o l'altra scelta. Ma il PD no. Si ricorre a giustificazioni che superano il ridicolo: siamo in Afghanistan per garantire il successo elettorale di Karzay. E se le elezioni le vincessero i Talebani come è avvenuto in Palestina con Hamas o in Iran con Ahmadinejad?

I nostri soldati debbono convincere a cannonate gli elettori a votare per il candidato gradito agli USA. Ci riusciranno? L'Occidente usando la forza bruta della sua potenza militare supermoderna spinge i popoli e le nazioni che vorrebbe influenzare o controllare verso posizioni di rifiuto e contrapposizioni ancora più nette e decise.

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