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il pane e le rose

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A fianco degli operai Insse

contro i ricatti del padrone e la repressione dello stato

(8 Agosto 2009)

Ancora una volte la scure repressiva dello stato borghese si abbatte contro chi lotta per la difesa del proprio salario e del proprio posto di lavoro.

Gli operai della INSSE rappresentano per i padroni un’esperienza scomoda perché da un’anno lottano per impedire che un’impianto produttivo pienamente funzionante venga smantellato per soddisfare le speculazioni e la fame di profitti di quello stesso capitale finanziario che è il primo responsabile della più drammatica crisi economica da ottant’anni a questa parte.

I padroni e i loro servi in divisa scelgono di colpire (come al solito nel mese di agosto) gli operai INSSE perché temono che questa lotta sia da esempio per migliaia di operai che in tutta Italia versano nelle stesse condizioni.

Mentre Confindustria, forte dell’appoggio di un governo neofascista e piduista e del assenso della finta opposizione del PD, si prepara a una nuova stagione di massacro sociale contro milioni di lavoratori e di proletari, è giunta l’ora che questi ultimi alzino la testa e comincino a lottare senza tregua per la riconquista dei più elementari diritti di civiltà: lavoro, casa e servizi sociali.

Per queste ragioni, diviene sempre più urgente:
1. la creazione di una cassa nazionale di resistenza per sostenere le lotte operaie in corso
2. l’indizione di un vero sciopero generale nazionale di tutto il mondo del lavoro come base di partenza di un vero autunno caldo
3. la nascita di un coordinamento di tutte le forze politiche e sindacali di classe ed anticoncertative, fuori e contro il politicismo dei rottami ammuffiti della cosiddetta “sinistra radicale” e chiaramente alternativo alle direzioni corrotte e vendute di CGIL-CISL-UIL.

SOLO LA LOTTA PAGA
10-100-1000 INSSE


Napoli, 05-08-2009

Associazione Marxista Unità Comunista

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