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Sanità veneta: commissariate 6 USL e le 2 aziende sanitarie

Comunicato stampa del partito della rifondazione comunista

(18 Maggio 2003)

Con una delibera del 30 aprile la Giunta regionale del Veneto ha di fatto commissariato 6 USL e le 2 aziende sanitarie del Veneto incaricando due consulenti esterni di affiancare con pieni poteri i Direttori generali. Ci sono troppi debiti nella sanità e in particolare in queste aziende ulss, con i bilanci in rosso, dove bisogna .

Il Presidente Galan e l’Assessore Gava dichiaravano solo pochi mesi fa che si era contenuto il buco di bilancio della sanità, dopo aver aumentato l’aliquota irfer regionale, imposto nuovi ticket per i medicinali, e che restavano margini di investimento in strutture per miglioramento di servizi. Lo stesso Presidente Galan e l’Assessore Gava dopo la designazione dei Direttori Generali avevano annunciato di aver designato “ una squadra equilibrata ed incisiva con tutte le carte in regola” che avrebbe portato avanti la politica sanitaria del veneto. E adesso addirittura, a solo quattro mesi dalla nomina, il commissariamento.

La realtà è un’altra: il bilancio della sanità occultava un deficit maggiore che è stato scaricato nell’anno corrente e con il quale ora bisogna fare i conti. Si pensa per l’ennesima volta di trattare la sanità come una impresa redigendo “piani industriali” e si continua con una politica sbagliata che sa produrre solo tagli , ticket e chiusure di servizi. Il nuovo Piano Socio sanitario in discussione sarà basato tutto sul bilancio con un’ottica che punta alla privatizzazione dei servizi, alle assicurazioni integrative , a nuovi soldi da pagare direttamente dai cittadini che si ritrovano con una sanità sempre peggiore che mina il loro diritto fondamentale alla salute.

L’operazione in atto minaccia le due strutture di eccellenza della regione Veneto, le Aziende ospedaliere di Padova e Verona, le uniche in grado di garantire alla sanità veneta qualità, ricerca, sperimentazione.

Si prospettano ulteriori tagli e spese che saranno scaricate sugli utenti mentre aumenta ogni anno la quota che va ai servizi resi da strutture private non accreditate.

Rifondazione Comunista da tempo denuncia la politica sbagliata di smantellamento della sanità pubblica portata avanti dal Governo e dalla Giunta di centrodestra del Veneto, una politica che sta depauperando il patrimonio sanitario del Veneto, incentivando i profitti delle strutture private e producendo bilanci in passivo.

Bisogna cambiare ottica, bisogna pensare alla sanità come ad un servizio fondamentale per i cittadini che dia loro sicurezza, assistenza, cura , un diritto alla salute universale che si fonda sui bisogni e non sui redditi dei pazienti.

Il Ministro Sirchia (Ministro sanità del Governo) ha detto che stanno sfasciando la sanità pubblica ma lui che è il principale artefice di questo rimane al suo posto.

L’assessore Gava e la Giunta del Veneto stanno sfasciando la sanità pubblica nella nostra regione, almeno non ci raccontino balle per favore.

Rifondazione Comunista continua la sua battaglia politica nelle istituzione e di informazione tra la gente, è giusto che i cittadini del Veneto sappiano chi devono ringraziare per i problemi che incontrano ogni giorno. E’ giusto continuare a mobilitarci per il nostro diritto alla salute.

Venezia 16 maggio 2003

Gemma Lunian Resp. Sanità PRC Veneto
Maurizio Tosi Consigliere Regionale PRC
Pietrangelo Pettenò Consigliere Regionale PRC

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