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(20 Giugno 2009)
Se le Confederazioni sindacali CGIL-CISL-UIL e ora anche UGL (i cobas sono rigorosamente discriminati) accettano la filosofia generale del piano Marchionne che lascia all'Italia poco più degli uffici e si libra nel globo, le lotte che faranno i lavoratori di Termini Imerese sono destinate alla sconfitta. Si difende Termini se si rigetta la strategia complessiva della Fiat. Ma a quanto pare le cose non stanno così. La questione Sicilfiat è già stata regionalizzata e confinata in fatto. Le Confederazioni (quattro compresa la Polverini) apprezzano e condividono la linea Marchionne.
Pietro Ancona già segretario generale cgil sicilia
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