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Appello a traduttori per partecipare a un progetto cooperativo: la traduzione in italiano del Rapporto Goldstone

(3 Novembre 2009)

Cari amici

Vi preghiamo di leggere, pubblicare, e diffondere questo appello e di mettervi in contatto con noi se siete interessati a partecipare al progetto

Saluti resistenti

Pietro Beretta - Fausto Giudice - Manuela Vittorelli
Tlaxcala

Partecipate! Appello a traduttori per partecipare a un progetto cooperativo: la traduzione in italiano del Rapporto Goldstone

Vogliamo dare vita a un ambizioso progetto open-source dedicato al popolo palestinese e aperto a tutti coloro che condividono il desiderio di una pace giusta in Medio Oriente: la traduzione in italiano del Rapporto della Missione d’accertamento dei fatti delle Nazioni Unite sul conflitto di Gaza, detto Rapporto Goldstone.

Durante la guerra di Gaza lo stato di Israele ha vigliaccamente falcidiato una popolazione già oppressa da decenni di ingiustizie e violenze. Questi crimini sono stati commessi, e ancora saranno commessi, con le armi della disinformazione e dell'ignoranza. Mentre persino in Israele si levano dibattiti e proteste contro l'apartheid e il genocidio, nel resto del mondo occidentale l'opinione pubblica lascia che i fatti siano sostituiti e stravolti dal delirio ideologico e dall'interesse politico.

Così accade che le categorie universali del diritto, dell'umanità e del buon senso trovano ovunque applicazione, ma non in Palestina: che diventa l'archetipo dello straccione sanguinario che accerchia la civiltà luminosa dei bianchi. Così accade che il Muro è un necessario presidio contro la barbarie, e non un crimine denunciato dalla Corte Penale Internazionale. Che Israele vuole la pace. Che il vero problema sono i razzi Qassam. Che il rapimento di Gilad Shalit è un crimine di guerra, mentre nulla si dice o si sa degli 8.000 palestinesi (di cui 400 bambini) detenuti e torturati nelle carceri israeliane, molti senza nemmeno un processo.

Quasi tutti i dibattiti e le affermazioni che su questo tema scendono dalle aule politiche fino alle chiacchere da bar passando per i giornali, sono già stati superati e risolti da anni dai maggiori esperti di diritto internazionale. Ma quasi nessuno lo sa. Si pensa anzi che la verità sulla Palestina sia la versione di una parte politica (l'estrema sinistra) o religiosa (gli islamici). La pur abbondante e ottima pubblicistica sui crimini di Israele è relegata tra i contributi faziosi e per questo non viene "presa sul serio".

Pensiamo quindi che sia importante portare alla conoscenza del pubblico italiano la lettera dei rapporti delle Nazioni Unite, senza sintesi né interpretazioni. Questi testi, per quanto non di immediata lettura, costituiscono secondo noi il viatico più efficace, autorevole e completo di un'informazione corretta e non faziosa sul dramma a senso unico del Medio Oriente.

Il Rapporto Goldstone sui crimini di guerra commessi durante l'aggressione militare israeliana a Gaza, commissionato dall'ONU nel 2009 al costituzionalista sudafricano Richard Goldstone è un testo fondamentale non solo per conoscere i dettagli di una guerra criminale e gratuita, ma anche per l'inquadramento storico e di contesto che fornisce. Richard Falk, che per anni si è occupato all'ONU delle violazioni israeliane, ha commentato che il Rapporto non aggiunge nulla di nuovo. Evidentemente non sa che sulle televisioni italiane e del mondo "libero" i contenuti del Rapporto Goldstone non sarebbero soltanto nuovi, ma addirittura scandalosi.
Non c’è da stupirsi –anzi c’è da vergognarsi - che l’Italia sia stata fra i sei Paesi (Stati Uniti, Ungheria, Paesi bassi, Slovacchia e Ucraina) a votare contro la risoluzione del Consiglio dei diritti umani delle NU che, il 16 ottobre, ha “accolto con soddisfazione” il Rapporto Goldstone e ha “fatte sue” le sue raccomandazioni, e richiesto all’Assemblea generale di esaminarlo.

Con questa traduzione vorremmo allora contribuire a colmare il fossato che separa gli informati dai non, sperando così di portare un contributo alla giustizia, e quindi anche alla pace.
La posta in gioco è grossa: si tratta fare pressione a livello di opinione mondiale affinché le Nazioni Unite, Assemblea Generale o Consiglio di Sicurezza, decidano di trarre l’unica conclusione logica di questo rapporto, cioè di far perseguire Israele per crimini di guerra davanti alla Corte penale internazionale.

Coloro che desiderano partecipare ai lavori devono possedere un buona conoscenza della lingua inglese e un'ottima conoscenza della lingua italiana. In ogni caso i traduttori devono essere di madrelingua italiana. E' inoltre richiesta una conoscenza di base dei concetti e del lessico della giurisprudenza. Un ulteriore requisito (ma è inutile dirlo) è la condivisione dei contenuti del Rapporto.

Per partecipare a questo progetto, scrivere a italiano@tlaxcala.es, mettendo nell'oggetto della mail: Rapporto Goldstone

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