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Mercenari di Berlusconi

Mercenari di Berlusconi

(28 Febbraio 2011) Enzo Apicella
Silvio Berlusconi difende la scuola cattolica contro quella pubblica che subirebbe l'influenza deleteria di ideologie che non rispettano la verità

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(La controriforma dell'istruzione pubblica)

Stanno distruggendo la Scuola della Costituzione: non vogliamo essere complici.

Venerdì 5 febbraio manifestazione a Vicenza

(4 Febbraio 2010)

Al lavoro a 15 anni invece che a scuola, la riduzione delle ore di lingua straniera, la discriminazione degli stranieri, il maestro unico, i tagli al sostegno, la cancellazione delle compresenze, la riduzione del tempo scuola e dei programmi di studio, l’azzeramento dei finanziamenti e il taglio degli organici mortificano la scuola pubblica statale, la impoveriscono, la svuotano della sua funzione costituzionale.

Non ci sono soldi per il funzionamento delle scuole e c'è il rischio che gli avanzi di amministrazione (frutto quasi sempre di risparmi e contributi esterni) vengano "ingoiati" per compensare i crediti che le scuole vantano nei confronti del Miur. Mancano solamente pochi giorni al termine ultimo per l’approvazione da parte dei Consigli d’Istituto del documento di programmazione di bilancio per l’anno 2010 e dal Ministero non è ancora arrivato nessun chiarimento rispetto ai molteplici dubbi sollevati dai direttori dei servizi generali amministrativi e dai presidenti dei consigli di istituto.

E così la protesta dilaga un po’ dovunque.

Siamo in molti a temere che i contributi delle famiglie possano essere utilizzati per coprire debiti e spese di supplenze anziché per garantire un adeguato ampliamento dell’offerta formativa. E intanto in molte scuola si sta già ponendo il problema delle supplenze: la scarsità di risorse sta costringendo i dirigenti scolastici a “centellinare” le nomine; ci sono per esempio scuole che nel mese di gennaio hanno già speso almeno 10mila euro avendo a disposizione per l’intero 2010 solamente 50/60 mila euro: andando avanti di questo passo, a settembre non ci sarà più nemmeno un euro. Lo stesso vale per i corsi di recupero che sono obbligatori (in base all’ordinanza ministeriale 82 di Fioroni del 2007), mancano però i soldi per finanziarli e in molte scuole anche vicentine si stanno organizzando corsi a pagamento.

Per questo e altri motivi venerdì 5 febbraio saremo in piazza a manifestare il nostro dissenso nei confronti dei tagli alla scuola pubblica e della conseguente riforma delle scuole secondarie superiori.

Vicenza , 3 febbraio 2010

COLLETTIVO STUDENTI PER LA SCUOLA PUBBLICA

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