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Atene. Ordine pubblico

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(4 Maggio 2010) Enzo Apicella
Grecia. Il Fondo Monetario Internazionale si scontra con la resistenza popolare

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Solidarietà ai lavoratori della Grecia

(4 Maggio 2010)

La drammatica situazione dei lavoratori della Grecia impone un atto di solidarietà da parte di tutti i lavoratori italiani e d’Europa. L’agonia del sistema capitalistico sta producendo i suoi effetti più drammatici e catastrofici, la Grecia è a un passo dalla bancarotta.
L’Unione Europea egemonizzata dalla BCE e dalla Germania agiscono per scaricare gli effetti di questa catastrofe esclusivamente sui lavoratori greci e in futuro sui lavoratori di tutta Europa.
Per salvare negli ultimi anni banche, borse, società finanziarie si sono spesi quantità enormi di danaro, senza alcuna contropartita, adesso per salvare la Grecia, la Germania e la BCE impongono misure che significherebbero la fine per qualsiasi salvaguardia dei lavoratori e delle classi più povere della Grecia. Si richiede una diminuzione di 10 punti in un anno del rapporto deficit/ pil, questo comporterebbe la fine in Grecia dell’assistenza sanitaria, delle scuole, un azzeramento delle pensioni, una decurtazione enorme dei salari. Tutto questo dovrebbe essere attuato dalle attuali classi dirigenti della Grecia, tra le più corrotte e mafiose del mondo. Il destino della Grecia è quello che attende altri paesi dell’UE che si trovano in condizioni simili, quali il Portogallo, la Spagna, l’Irlanda, l’Italia. L’UE è una organizzazione che difende esclusivamente gli interessi delle classi dominanti, i lavoratori sono allo sbando e sottoposti a condizioni di vita sempre più infernali e non hanno alcuno strumento politico che ne rappresenti le istanze e gli interessi.
Se esiste una moneta unica, l’Euro, dovrebbe esistere anche uno statuto dei lavoratori europei, una assistenza sanitaria europea, un sistema pensionistico europeo, salari uguali a parità di orario di lavoro e di qualifica in tutta Europa.
Le classi dirigenti europee ,invece, centralizzano e difendono i loro affari attraverso l’euro e la BCE,mentre i lavoratori vengono invece disgregati in molteplici legislazioni nazionali che favoriscono la rincorsa del profitto e del massimo guadagno. La concorrenza che i lavoratori sono costretti a fare tra i diversi stati , in Italia la si vorrebbe introdurre anche all’interno di uno stesso stato con le gabbie salariali.
I lavoratori della Grecia in questo momento si trovano ad affrontare i ricatti dell’UE e la repressione del loro governo, l’esito di questa battaglia riguarda anche i lavorati italiani, che a breve potrebbero trovarsi nella medesima situazione, avendo una classe dirigente simile, se non peggio, di quella greca, rappresentata dalla Lega Nord, dal Popolo della Libertà, dal Partito Democratico, dall’Italia dei Valori, dalla CGIL, CISL ,UIL, questa classe dominante ci ha condotto alla catastrofe, questa classe dirigente deve scomparire.

Collettivo Karl Marx Cardarelli

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