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Azione bds contro stand di azienda israeliana alla fiera di roma “cosmofarma”

denunciati 5 attivisti della rete romana di solidarieta’ con il popolo palestinese

(10 Maggio 2010)

Oggi, sabato 8 maggio si è svolto a Roma un presidio, promosso dalla “Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese” (che raccoglie attivisti di numerose associazioni e comitati al fianco della lotta di liberazione palestinese), di fronte all’entrata Nord della Fiera di Roma, al cui interno erano presenti gli stand per la fiera di prodotti farmaceutici CosmoFarma, che ospitava migliaia di operatori del settore. La Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese, che aderisce alla Campagna Internazionale per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni dell’economia israeliana, ha voluto in questo modo sensibilizzare il pubblico della fiera sulla Campagna BDS, invitando medici, farmacisti e semplici visitatori a non acquistare i prodotti dell’azienda farmaceutica israeliana TEVA, primo fabbricante mondiale di medicine generiche, e dell’azienda L’Orèal, che attraverso i forti investimenti in Israele sta contribuendo al rafforzamento di un’economia di guerra come quella israeliana.

Un’economia, come denunciavano gli attivisti presenti all’ingresso della Fiera con bandiere palestinesi, striscioni e volantini, che continua ad arricchirsi attraverso le politiche di occupazione della Cisgiordania, di Gerusalemme Est e della Striscia di Gaza, attraverso le politiche di apartheid e pulizia etnica che continuano ad opprimere la popolazione palestinese, attraverso il furto dei territori, la violenza militare e l’assedio illegale della Striscia di Gaza. Il tutto, con il silenzio complice della comunità internazionale. Mentre all’esterno era in corso il presidio, alcuni attivisti della Rete sono entrati nel Padiglione 11 della Fiera per distribuire i volantini di fronte allo stand della TEVA e svolgere un’azione di informazione e sensibilizzazione sulle motivazioni e i contenuti della Campagna di Boicottaggio. Per oltre 15 minuti, attraverso gli interventi, il volantinaggio e l’esposizione della bandiera palestinese, la Rete Romana di solidarietà con il Popolo Palestinese ha saputo attirare l’attenzione delle migliaia di visitatori presenti, finché le forze dell’ordine non hanno costretto 5 attivisti a raggiungere il posto di Polizia della Fiera, dove sono stati trattenuti per più di due ore in stato di fermo, per poi procedere alle denunce per “manifestazione non autorizzata” e al sequestro del megafono, della bandiera palestinese, delle magliette e della videocamera con cui erano state effettuate le riprese.

La Campagna BDS si sta allargando e rafforzando in tutto il mondo, continuando ad influire sempre più sull’immagine di un paese, Israele, che malgrado l’occupazione della Palestina e le politiche di apartheid continua ad autodefinirsi “l’unica democrazia in Medio Oriente” e che attraverso vetrine come quella offerta da CosmoFarma vuole mostrare il lato più “attraente” di sé. L’efficacia della Campagna sta nell’incidere sullo smascheramento di un’ipocrisia inaccettabile, e come oggi gli attivisti al fianco della lotta di liberazione palestinese erano a CosmoFarma, domani proseguiranno nelle pressioni politiche che attraverso la Campagna BDS cominciano a produrre importanti risultati.

Nessuna denuncia può intimidire la solidarietà al popolo palestinese
Non siamo complici dell’economia di guerra israeliana
PALESTINA LIBERA

Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese

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