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Rifugiato o clandestino?

Rifugiato o clandestino

(5 Aprile 2011) Enzo Apicella

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(La tolleranza zero)

Prato. Basta Lager, no ai CIE!

(20 Maggio 2010)

CIE significa "centri di identificazione ed espulsione", nuovo nome per una vecchia storia chiamata CPT. Ora anche la Toscana, per bocca del suo presidente Rossi, ne annuncia l'apertura sul suo territorio.
I CIE sono dei Lager di stato. Infatti in essi vengono rinchiusi i migranti che arrivano in Italia in cerca di una speranza ma che non sono provvisti di permesso di soggiorno. Il "pacchetto sicurezza" varato dal governo stringe ancora di più il cappio intorno al collo di uomini e donne che vengono trattati sempre più come merce e bollati come illegali in virtù della mancanza di un pezzo di carta.
Il neopresidente della Toscana Rossi si è dichiarato favorevole alla costruzione di un CIE, attenendosi alle direttive che ne prevedono uno per regione, seppur precisando che ne vuole "tanti e piccoli" ipotizzando una gestione "più umana"...ma può essere umana una gabbia? Ed un Lager?

I CIE sono strutture disumane per natura, violano ogni tipo di dignità e libertà umana.
Noi CIE non né vogliamo né in Toscana né in nessun angolo del mondo, la dimensione non conta.
All'interno di questi lager moderni i soprusi e le violenze sono all'ordine del giorno:
Gli immigrati vengono detenuti per 6 mesi e non possono lasciare la struttura per nessun motivo, pur non avendo commesso nessun reato specifico; all'interno di questi non-luoghi si sono verificati numerosi casi di pestaggi
di strupro operati dalle forze dell'ordine e tantissimi casi di suicidio, si susseguono rivolte e scioperi della fame,
viene servito cibo scaduto, le norme igieniche sono inesistenti e vi è una costante situazione di sovraffollamento.
Con l'introduzione del pacchetto sicurezza e delle nuove normative

sull'immigrazione nei CIE possono essere rinchiusi anche individui che vivono e lavorano da anni in Italia e che magari hanno perso il lavoro a causa della crisi.
I CIE hanno solo la funzione di ingrassare chi li gestisce e di cavalcare la paura creata ad arte nei cittadini. Questi lager, ora utilizzati contro le fasce più deboli della società, appunto i migranti, in futuro verranno -già se ne parla- utilizzati come sorta di carceri speciali per tutti coloro che in qualche maniera turbassero i piani di chi comanda, si tratti di "pericolosi sovversivi", ultras o cittadini che si oppongono alle nocività ambientali.

La città di Prato si era detta disponibile ad accogliere uno di questi lager, per questo Domenica 23, dalle 15 in poi ci troveremo in piazza del comune per dire il nostro no all'apertura di un CIE in Toscana, si parli di Prato, Campi Bisenzio, Grosseto o qualsiasi altro posto.

No ai Lager!!

PRESIDIO NO CIE
Domenica 23 a Prato, ORE 15 PIAZZA DEL COMUNE

ANARCHICI TOSCANI
COLLETTIVO STUDENTESCO AUTONOMO - PRATO

Fonte

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