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Trento. Licenziamento discriminatorio lavoratrice dipendente della Coop. la Ruota

(30 Maggio 2010)

Desideriamo esprimere la nostra più sentita solidarietà ad una nostra collega, anche lei dipendente della Cooperativa sociale La Ruota, recentemente licenziata. Si tratta di un fatto grave in quanto il licenziamento è avvenuto quando la nostra collega si trovava in malattia connessa con il suo stato di gravidanza. La stessa cooperativa, che ha voluto giustificare il licenziamento con il superamento del periodo di comporto relativo all'ammontare complessivo dell'assenza per malattia, nonostante la legge lo vieti espressamente, ha computato in tale periodo ulteriori varie giornate di malattia sempre connesse allo stato di gravidanza.

Questo licenziamento è deprecabile non solo perché colpisce il lavoratore per il suo stato di malattia, ma anche perché colpisce una lavoratrice specificamente in quanto donna.

Una discriminazione questa che evidenzia una realtà, quella dell'attuale gestione della Coop. La Ruota, che ben poco ha a che vedere con la solidarietà sociale. Eppure chi gestisce questa cooperativa riceve soldi pubblici anche grazie al proprio status ed alla propria immagine di "cooperativa sociale".

Questo licenziamento è solo l'ultimo episodio dopo altri, tra i quali una fitta serie di discutibilissime contestazioni disciplinari mirate a creare un ambiente ostile nei confronti dei dipendenti della Coop. La Ruota più attivi nella salvaguardia dei diritti dei lavoratori tra cui quello alla salute e alla sicurezza.

Tutto questo evidenzia il paradosso di una situazione in cui servizi di carattere pubblico e sociale vengono esternalizzati ad enti che li gestiscono con un'ottica privatistica e con crescente inefficienza i quali di fatto operano poi al di fuori di qualsiasi controllo istituzionale (inesistente) e popolare.

Di fronte a questa situazione abbiamo deciso di aderire allo Slai Cobas e di costituirci come cobas all'interno della Cooperativa La Ruota. Non lasceremo sola la nostra collega e ci batteremo perché ritorni al più presto sul suo posto di lavoro.

Appoggiamo la scelta dello Slai Cobas di aprire una vertenza legale e di presentare ricorso al servizio lavoro PAT per il tentativo di conciliazione. Invitiamo tutti i dipendenti delle cooperative sociali e tutte le lavoratrici donne ad opporsi a questa manifestazione di imbarbarimento sul piano sindacale, etico e culturale.

Ci prepariamo anche a rapportarci a tutte le forze politiche affinché vengano programmate e realizzate misure di controllo popolare e di razionalizzazione e concentrazione del settore delle cooperative sociali.

Sebastiano Pira resp. Prov.Le Slai Cobas per la Rappresentanza Sindacale Aziendale Slai Cobas Cooperativa La Ruota

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