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Rifugiato o clandestino?

Rifugiato o clandestino

(5 Aprile 2011) Enzo Apicella

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(La tolleranza zero)

Prato chiama Pisa. L'ideologia securitaria rafforza la destra

(8 Giugno 2010)

Il centrosinistra di Prato, sponsor del “patto per la sicurezza” in quella città progettato dal ministro di polizia Maroni in funzione anticinese, perse le elezioni: segno che invocare svolte securitarie e inventarsi nemici porta quel clima di paura e di allarme, che regala consensi alle destre.

Questa è la verità che però, nelle sue esternazioni giornalistiche, si guarda bene dal raccontare l'ex-sindaco Fontanelli, uomo d’attacco del PD pisano. Il quale, invece, se la prende con l’antagonismo sociale e con la sinistra, perché sarebbero la causa delle sconfitte elettorali del suo partito.

Peccato che non riesca a portare nemmeno uno straccio di argomento a sostegno di questa tesi, affermata e buttata lì come fosse un dogma da prendere per oro colato, non rendendosi conto che sono passati da un pezzo i tempi in cui bastava che il suo antico partito scomunicasse qualcuno perché i suoi seguaci lo relegassero all’inferno.

Non sarebbe il caso che l’on. Fontanelli facesse un attimo di autocoscienza sul fatto che prendersela con migranti, rom, clochards e mendicanti (non sa fare altro, da quando è entrato in carica, il suo allievo Filippeschi), trasformandoli in nemici irriducibili della nostra comunità, significa costruire le basi di una società intollerante e razzista, che dimentica di lottare contro le ingiustizie sociali (di cui questo governo è un artefice di prima grandezza), per darsi alla caccia del capro espiatorio, dai grandi mezzi d’informazione indicato nello “straniero”, nell’antagonista, nel ribelle, nell’anarchico, nel comunista?

Gli effetti delle ordinanze securitarie hanno fatto il gioco dei bancarellai, non hanno certo rilanciato il turismo o il commercio. Decine di vigili a presidiare piazza dei Miracoli, decine di vigili in meno a controllare gli abusi edilizi (per la gioia dei palazzinari, che mai hanno fatto affari come negli anni di Fontanelli e Filippeschi), o i prezzi gonfiati, o gli esorbitanti affitti in nero.

Per sottrarsi alle domande e alle critiche sempre più pressanti alla loro politica, Filippeschi prima e Fontanelli adesso hanno perfino alluso ad attività eversive in relazione alla lotta per la casa, come se agire per rendere concreto il diritto alla casa, o quello all’istruzione, o quello ai servizi pubblici, oppure denunciare le colate di cemento e gli interessi indifendibili che vi stanno dentro, fossero atti di eversione.

Insomma, siamo tutti eversivi e, come al tempo del fascismo, è il caso che ci tappino la bocca e ci imprigionino!

Questa è la loro “legalità”, dietro cui di continuo trovano comodo rifugio, quando non hanno niente da dire per giustificare il fatto che si contrappongono sistematicamente alla protesta e alle iniziative sociali dei cittadini che esigono il rispetto dei loro diritti, quello alla casa primo fra tutti.

Ma tanto viene a Pisa Maroni, il quale (gratificato e commosso dalla pulizia etnica compiuta in Largo Ciro Menotti con lo sgombero delle tende degli ex-occupanti di via Marsala) sarà ben lieto di portare aiuto al tandem Fontanelli-Filippeschi e al loro centrosinistra, con tanto di rafforzamento del contingente delle “forze dell’ordine“.

Speriamo che non finisca come a Prato.

COORDINAMENTO ANTIFASCISTA ANTIRAZZISTA - PISA

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