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I ricchi

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(Il saccheggio del territorio)

Una comunicazione al Ministero dei Beni Culturali

L'area del Bullicame, a Viterbo, rischia di essere danneggiata irreversibilmente dalla costruzione di un mega-aeroporto.

(8 Luglio 2010)

Al Ministro dei Beni Culturali
e per opportuna conoscenza: al prefetto di Viterbo, al sindaco del Comune di Viterbo, al presidente della Provincia di Viterbo, alla presidente della Regione Lazio, all'assessore all'ambiente del Comune di Viterbo, a tutti i consiglieri del Comune di Viterbo, all'assessore all'ambiente della Provincia di Viterbo, a tutti i consiglieri della Provincia di Viterbo, all'assessore all'ambiente della Regione Lazio, a tutti i consiglieri della Regione Lazio, alla ministra dell'Ambiente, al ministro dei Trasporti, al ministro della Salute, ai mezzi d'informazione locali e nazionali
Oggetto: Appello in difesa dell'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria
*
Gentile Ministro dei Beni Culturali,
le segnaliamo che l'area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame a Viterbo (il Bulicame ricordato da Dante nella Divina Commedia), un vero e proprio bene dell'umanita', e' gravemente minacciata di irreversibile devastazione e catastrofico inquinamento da manovre speculative di selvaggia aggressione sia del territorio e dei beni naturali e culturali, sia della salute e dei diritti della popolazione locale.
Punta di lancia di questa aggressione e' il progetto dissennato ed illecito di realizzare, nel cuore di un'area cosi' unica e preziosa, un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge.
La realizzazione del mega-aeroporto nel cuore dell'area del Bulicame avrebbe come immediata e disastrose conseguenze: a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
Quell'area va tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.
Con la presente lettera sollecitiamo un suo intervento in difesa di questo prezioso bene ambientale e culturale assurdamente minacciato di irreversibile devastazione.
Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione, distinti saluti,
*
le persone partecipanti all'incontro di formazione alla nonviolenza svoltosi domenica 4 luglio 2010 presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo
Viterbo, 5 luglio 2010

Per comunicazioni: partecipanti agli incontri di formazione alla nonviolenza presso il centro sociale "Valle Faul", strada Castel d'Asso snc, 01100 Viterbo, email: viterbooltreilmuro@gmail.com

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