Capitale e lavoro :: La controriforma dell'istruzione pubblica

Alla sapienza si riaccende la rivolta!

(27 Giugno 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it

ASSEMBLEA DI OLTRE 200 STUDENTI A LETTERE CONTRO IL DDL GELMINI

Comunicato dell'assemblea di Lettere del 24/6/10 Il 24 giugno centinaia di studenti e studentesse della facoltà di lettere si sono riuniti in assemblea per discutere le forme di mobilitazione indette dai docenti nell’ultimo consiglio di facoltà del 23. È emersa nuovamente la nostra completa opposizione al DDL Gelmini, allo smantellamento dell’università pubblica e al blocco del turn-over, che sono all’interno della Sapienza vere e proprie linee guida del nuovo statuto promosso e approvato dal rettore Frati. A fronte di una situazione già insostenibile di definanziamento e dequalificazione vissuta negli ultimi anni, la finanziaria del governo ci pone nuovamente e con forza davanti ad un’emergenza che riguarda tutti: infatti crediamo sia importante mobilitarsi in maniera collettiva e condivisa con i ricercatori, i docenti e i dottorandi a partire dalle prossime settimane. Il blocco degli esami di luglio, indetto a maggioranza dai docenti, danneggia esclusivamente gli studenti senza intaccare i progetti distruttivi del governo, rischiando perciò di rimanere una forma di protesta limitata, incapace di allargarsi e generalizzarsi. Crediamo che sia necessario trovare forme di protesta radicali e comuni, a partire dalle mobilitazioni del 1 luglio al rettorato e dal sostegno al blocco del prossimo anno accademico già lanciato dai ricercatori in tutte le università italiane. Per questo abbiamo ottenuto un consiglio di facoltà straordinario e pubblico, aperto dunque a tutti gli studenti, per il prossimo mercoledì 30 giugno 2010 ore 15,30 aula I. Auspichiamo la presenza di più studenti possibile, per discutere insieme i prossimi momenti di mobilitazione contro l’attacco all’istruzione pubblica e per allargare, coinvolgendo anche le altre facoltà, la piattaforma rivendicativa con le nostre proposte.

Gli studenti e le studentesse

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