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(23 Luglio 2010)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.contropiano.org
Fiat . Marchionne racconta come la produzione di auto mobili si sposterà all'estero
"Produrremo in Serbia la monovolume L0, ma con sindacati più seri si faceva a Mirafiori". Con queste parole l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, torna all'attacco della Fiom Cgil, pur senza nominarla, in un'intervista rilasciata a Republica. "Senza il problema di Pomigliano - afferma il manager - avremmo puntato sull'Italia. Dobbiamo poter produrre senza rischi di interruzioni". "Non duplicheremo Pomigliano, ma decideremo impianto per impianto.
Dobbiamo soprattutto convincere i sindacati di modernizzare i rapporti industriali in Italia". "Pomigliano è un work in progress - risponde Marchionne - abbiamo scelto di investire 700 milioni e se non funzionerà abbiamo altre alternative non in Italia". Per lo stabilimento della Fiat a Ktagujevac (Serbia), quindi sarebbe pronto un investimento da un miliardo di euro: 400 milioni arriveranno dalla Bei, 250 dal governo serbo e il resto lo metterà il Lingotto Fiat. L'obiettivo è una produzione di 190mila vetture all'anno.
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