Capitale e lavoro :: La controriforma dell'istruzione pubblica

Palermo, precari della scuola: sit-in e sciopero della fame per il posto di lavoro

(25 Agosto 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Mercoledì 25 Agosto 2010 10:04
I precari della scuola siciliani domani, 26 agosto, terranno un'iniziativa di protesta in piazza Politeama a Palermo. Migliaia di persone dal 1 settembre non saranno confermate dal Ministero della pubblica istruzione. Personale Ata e docenti, precari da anni, che semplicemente vedranno cancellati i loro nomi dalle liste dei convocati. Alla protesta hanno dato il loro sostegno il Pd e l'Idv...

Anche questi precari e lavoratori, come tanti altri negli scorsi mesi, hanno scelto una protesta estrema, loro malgrado. Alcuni di loro vanno avanti con lo sciopero della fame da giorni. Si mette in gioco tutto, anche la salute, quando non c'è più speranza. Come l'infermiera che si lasciò morire dissanguata per conservare quel lavoro che le dava dignità, come gli operai dell'Asinara che hanno scelto la forma del reality per parlare ai loro datori di lavoro e agli italiani. Si alza sempre di più il tiro, e sempre di più si gioca con il proprio corpo, si baratta forse l'unico bene non eroso dai consumi, dagli obblighi e si tenta la fortuna. Sì, perché riottenere quel “piccolo” posto di lavoro, ottenuto con tanta dignità, è come vincere alla lotteria di questi tempi.
Domenico Di Grusa, collaboratore scolastico 50enne, da un quarto di secolo precario, domenica scorsa è stato colto da malore e ricoverato per alcune ore in ospedale, ma in queste ore continua il suo sciopero della fame davanti all'Usp di Palermo, insieme con il docente di sostegno Salvo Altadonna e l'amministrativo Giacomo Russo, al suo secondo sciopero della fame in 12 mesi. Oltre a loro ci sono altri tre collaboratori e due insegnanti in sciopero della fame. La tensione è alta. Continua l'occupazione del provveditorato da parte dei sindacati.
Il Governatore della Regione, Raffaele Lombardo, ha inviato una lettera di protesta alla ministra Gelmini con la quale ha rivendicato competenze proprie in base allo statuto di autonomia dell'Isola, chiedendo la restituzione di almeno la metà dei posti tagliati.

Antonella De Biasi

25-08-2010

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