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Precari. A Pisa docente in sciopero della fame. Pantaleo (Flc-Cgil): bloccare i tagli

(28 Agosto 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Venerdì 27 Agosto 2010 22:53

Non solo a Palermo, ma anche a Pisa la protesta del mondo della scuola per i tagli selvaggi, assume le forme estreme (per chi le attua) dello sciopero della fame. Rocco Altieri, docente di Diritto ed Economia al corso serale dell'istituto professionale 'Matteotti', è al quinto giorno di sciopero della fame, e prosegue la sua forma di lotta nonostante un malore che ieri lo ha colpito. Il suo corso è destinato a scomparire a seguito dei tagli e Rocco spiega così la sua scelta: “il mio digiuno non è a difesa di una singola classe ma della funzione sociale della scuola pubblica. Ieri sono stato molto male, ma vado avanti.
La vicenda di Pisa - spiega il docente - non è solo la perdita di una classe, ma prefigura l'estinzione del corso serale stesso. Alla prima erano già iscritte 60 persone e dunque il danno procurato è enorme. Inoltre tagliarla non significa risparmiare, piuttosto diventa uno spreco visto che i docenti, per lo più di ruolo, continueranno a percepire lo stipendio senza lavorare”. Con Altieri vogliamo sottolineare la funzione sociale e pedagogica del corso serale al “Matteotti”, come in tantissimi altri istituti d’Italia, dove a parole ci si preoccupa di dispersione scolastica, recupero degli adulti all’istruzione, inserimento nel mondo del lavoro attraverso il conseguimento di un titolo di studio. Al corso serale, spiega Rocco, “compiamo un'opera di formazione e riqualificazione professionale per molti ed essendo un corso destinato a servizi turistico-alberghieri offriamo opportunità di inserimento sociale anche per tanti immigrati. Da noi sono iscritti ex tossicodipendenti e alcolisti che frequentano il corso serale cercando proprio attraverso la scuola pubblica il loro riscatto sociale e gli immigrati con il nostro insegnamento riescono a migliorare il loro italiano, a qualificarsi professionalmente e a imparare le leggi costituzionali”. Insomma, non un posto di lavoro, ma un patrimonio di competenze e di opportunità che a Pisa, e non solo, rischiano di andare perse. Secondo Mimmo Pantaleo, segretario generala della Flc-Cgil, “i tagli devono essere bloccati, bisogna coprire i posti vacanti e poi c'era il meccanismo di reclutamento pluriennale proposto dal Governo Prodi che doveva stabilizzare 150mila precari in tre anni con le graduatorie ad esaurimento. Oggi nelle graduatorie ci sono circa 277mila iscritti e sono circa 20mila i lavoratori che quest'anno attendono un incarico e che resteranno a casa e il decreto 'salva-precari', di fatto, salva solo il 16% dei docenti che l'anno scorso hanno avuto una supplenza e il 5% del personale Ata. Andiamo verso una situazione di tensione sociale. Spero che il Governo apra un tavolo, che si apra un confronto”.

A. V.

28-8-10

www.dirittidistorti.it

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