">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Mani bianche

Mani bianche

(23 Dicembre 2010) Enzo Apicella
Manifestazioni in tutte le città contro il decreto Gelmini

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(La controriforma dell'istruzione pubblica)

Nasce il foglio dei precari della scuola

Informare, analizzare i processi in corso, aprire prospettive di lotta nella scuola. Prometheus, colui che riflette prima.

(2 Settembre 2010)

Perché Prometheus?
Molto tempo è passato da quel giugno 2008 in cui il futuro assetto della scuola era consegnato all’arido linguaggio dei numeri: 7,8 miliardi in meno, che si traducono nell’eliminazione di 132mila posti di lavoro. Da allora è stato un susseguirsi di sconfitte per il movimento a difesa della scuola pubblica, dalla riforma delle primarie al riordino delle secondarie, dalla mannaia dei tagli, che si è abbattuta con precisione chirurgica su decine di migliaia di lavoratori, alla legge Brunetta, alla beffa del “salva-precari”. E non è ancora finita: sono dietro l’angolo disegni di ridefinizione profonda dell’assetto organizzativo-ordinamentale degli istituti scolastici, di trasformazione giuridica della professione docente, di sostituzione delle graduatorie a esaurimento con nebulosi albi professionali, mentre restano assenti dal dibattito politico-giornalistico il valore sociale della scuola e il futuro dei suoi lavoratori.
L’attuale governo porta la piena responsabilità di questo progetto. Addossargli ogni demerito, tuttavia, significa non cogliere l’intima continuità della politica scolastica degli ultimi quindici anni. Significa dimenticare che dal 1991 i finanziamenti per la scuola si sono ridotti di anno in anno. Significa rinunciare a spiegare l’ambiguità dell’opposizione politica e sindacale, che da un lato strepita contro i tagli, mentre dall’altro si dice pronta ad accettarli, che si oppone al governo, ma in nome degli stessi principi che esso sbandiera: autonomia, merito, valutazione.
Da qui l’idea di Prometheus, di un foglio di riflessione e analisi per fare un passo indietro rispetto alle semplificazioni politico-giornalistiche. Il suo obiettivo: rintracciare il filo rosso che lega la politica scolastica dell’ultimo quindicennio, dalla legge sull’autonomia ai progetti Aprea e Goisis, per comprenderne le tendenze di fondo, senza fermarsi alla superficie delle dichiarazioni politiche dettate dall’opportunismo. Manca ancora tra i lavoratori della scuola piena consapevolezza dell’intima unità dei singoli provvedimenti, dell’organicità del disegno complessivo che avanza inesorabile, sotto la crosta dei mutamenti politici apparenti. Restituire la trama di questi processi è il compito ambizioso che ci poniamo, senza la presunzione di poterlo esaurire nell’angusto limite di queste pagine.
L’idea di una riflessione che preceda l’azione non implica una chiusura nell’ambito della pura teoria. Al contrario, è nostro auspicio che l’analisi possa fornire strumenti utili a un’efficace opposizione ai processi in atto, nella convinzione che ai lavoratori spetti il compito di difendere il proprio posto di lavoro, i diritti, il salario e, per questo tramite, la scuola stessa. Per farlo, non vediamo alternativa alla strada del conflitto, a cui l’analisi deve indicare di volta in volta obiettivi, compiti e mezzi. Per questo motivo, apriamo il numero 0 con un vademecum della solidarietà e della non-collaborazione, per cominciare bene il terzo anno di mobilitazione contro il disegno di smantellamento della scuola pubblica e attenuare, per quanto possibile, l’effetto dei tagli sui lavoratori precari.

Lavoratori Auto-organizzati della Scuola Milano - Rete Organizzata Docenti Ata Precari Veneto

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «La controriforma dell'istruzione pubblica»

2535