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Fisichella imbroglia le carte

(29 Agosto 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cattolicesimo-reale.it

I crociati cristiani contro gli infedeli. "Dio lo vuole"

Ai primi di agosto, in Afghanistan, i talebani hanno trucidato otto medici stranieri e due loro collaboratori afghani, accusati di essere “spie” dell’Occidente e di fare “proselitismo” per il cristianesimo.

Fondamentalismo e islam

“I cristiani muoiono semplicemente se vogliono restare cristiani”, scrive Pigi Battista al riguardo sul “Corriere” del 9 agosto. “Una persecuzione insidiosa perché nessun contrappeso internazionale è in grado di arginarla. E dove si muore trucidati, solo perché in mano si ha la Bibbia”.

L’episodio, come fa rilevare Battista, mostra certo la sanguinaria violenza del fondamentalismo. E tuttavia benché oggi e in Afghanistan le violenze con motivi solo o anche religiosi (a parte cioè quelle quotidiane contro i civili compiute dalla Nato e dall'Occidente non meno che dai talebani) siano frutto del fondamentalismo islamico, è opportuno ricordare che “fondamentalismo” non fa coppia fissa con “islamico”, non essendo tipico di tutto l’islam né dell’islam solamente. Basta pensare alle persecuzioni scatenate, in nome della fede, nel corso dei secoli, da tutte e tre le religioni del libro.

Proprio la Bibbia narra, e legittima, di quando il santo profeta Elia scannò per compiacere il “vero” Dio 450 sacerdoti di Baal; Giovanni XXII nel 1320 ordinò di “ridurre in cenere” il Talmud mentre i pogrom cristiani ridussero in cenere i loro possessori; il Concilio di Vienne del 1312 ordinò ai principi cattolici di “eliminare” dalle loro terre gli adoratori del “perfido Maometto”. E potremmo continuare con le altre mattanze della Bibbia, le crociate, le guerre di religione, l’evangelizzazione forzata delle Americhe.

La Bibbia di Fisichella


E’ proprio questa verità storica difficilmente controvertibile che Fisichella, vescovo berlusconiano e leghista, manipola nell’intervista pubblicata sempre sul “Corriere” del 9 agosto, con riferimento al già citato eccidio compiuto dai talebani. “Quanto è successo è deplorevole e inquietante”, egli afferma. “Non si può mai avere una argomentazione religiosa per versare sangue”.

Ma moltissime pagine della Bibbia e tutta la storia della Chiesa sono lì a smentirlo. In varie occasioni il Dio biblico ordina di “versare sangue” con una “argomentazione religiosa”. Dice, ad esempio: “Chi bestemmia il nome del Signore deve essere messo a morte” (Levitico, 24, 16). Oppure: “Prendi tutti i capi del popolo e fa appendere al palo i colpevoli [quelli che avevano aderito al culto di Baal]” (Numeri, 25, 3). O anche: “Quando il Signore tuo Dio le avrà messe in tuo potere [le maggiori nazioni della Palestina] …tu le voterai allo sterminio; non farai con esse alleanza né farai loro grazia…perché allontanerebbero i tuoi figli dal seguire me, per farli servire a dei stranieri” (Deuteronomio, 7, 2-6).

Nella storia della Chiesa, per secoli, i papi hanno incitato a uccidere gli infedeli con “argomentazione religiosa”, ossia per fare la volontà di Dio, liberare il santo sepolcro etc. Nel Catechismo del Concilio di Trento si giustificano e autorizzano, “le uccisioni consentite o volute da Dio”. E il Santo Ufficio nel 1605 afferma che “Amico di Dio è che uccide i nemici di Dio”.

Di fronte a queste evidenze, e alla sintonia fra le stragi bibliche e quelle cristiane, diventa anche poco credibile affermare, come fa Fisichella, che “La Bibbia non è un libro che provoca violenza” perché in essa, presa nel suo insieme come la Chiesa insegna, “Un episodio dellAntico Testamento che richiama la violenza è mitigato da altri dove si ricorda la misericordia di Dio”. Gli episodi cui Fisichella allude non si limitano a “richiamare la violenza” ma invitano, anzi ordinano di uccidere in nome di Dio.

Perché oggi i cattolici non più?

Tali uccisioni riempiono pagine e pagine della Bibbia, si esercitano contro donne e bambini, prevedono la distruzione di “ogni essere vivente”, perfino pianta o animale. Sono atti di ferocia gratuita contro gli innocenti, come l’uccisione dei primogeniti degli egiziani per punire il Faraone. Sono “guerre sante”. Quelle che ebrei musulmani cristiani si fecero poi a lungo, brandendo la Bibbia o il Corano.

Uno dei primogeniti uccisi da Dio per punire il Faraone

Oggi i musulmani fondamentalisti continuano a farlo; i fondamentalisti cristiani (la cui espressione più rilevante sono i cattolici) hanno smesso solo perché costretti dalla rivoluzione francese e dall’avvento degli stati laici che hanno posto fine al potere temporale. Quello stesso che i vari Ratzinger, Bagnasco e Fisichella vorrebbero vedere restaurato.

Ma il ricorso alla violenza per motivi di religione è annidata, pronta sempre a risorgere, proprio nella pretesa cattolica di detenere la verità assoluta. Una pretesa che in Italia oggi si traduce nel tentativo (caldeggiato da Fisichella fra gli altri) d’imporre a tutti i cittadini anche non credenti, per legge, la morale cattolica in genere e la sua parte più grottesca, quella sessuale, in specie.

www.cattolicesimo-reale.it

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