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La crisi bancaria irlandese

(10 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.operaicontro.it

Lunedì si è tenuto l'incontro a Brusseles tra i ministri delle finanze della comunità europea per parlare della crisi finanziaria. Il ministro irlandese doveva riferire circa la situazione della Anglo Irish Bank.

La banca in questione ha già pesato sulle tasche degli irlandesi per 25 miliardi di euro.

Lunedì la proposta del governo irlandese era la chiusura della banca in 10 anni garantendo i depositi di ogni entità in modo da evitare conseguenze economiche disastrose per la già dissestata economia irlandese, ipotizzando in tal modo il costo finale di tale operazione il più contenuto tra quelli possibili. Di diverso parere era invece il capo esecutivo dell'istituto finanziario in questione Mike Aynsley, che sarebbe per una chiusura nel più breve tempo possibile sostenendo che la banca merita la chiusura. Questa posizione è davvero ridicola perchè nessuno può credere a questa slancio moralista, la verità celata in tale posizione è che il banchiere in questo modo riuscirebbe a tirarsi fuori limitando i danni economici ed evitando il risarcimento dei soldi ricevuti dallo stato. Il capo dell'istituto Alan Dukes invece ha proposto la scorporazione della banca in due istituti uno "buono" e uno "cattivo".
Costituendo quello buono usando gli assets finanziari buoni e riponendo tutti i debiti in quello da far fallire. Quest'ultima ipotesi sembra prevalere, ma è ancora in attesa di approvazione da parte della comunità europea.

Al di la dei tempi e delle modalità questo fallimento che si sta via via delineando sarà disastroso per l'Irlanda e probabilmente per l'intera comunità europea. In termini di prodotto interno lordo si tratterebbe senza dubbio del più grosso fallimento su scala globale. La banca ha reso nota la perdita di 8,2 miliardi di euro in riferimento al primo semestre del 2010.

Secondo Standard & Poor's il costo per i contribuenti sarà di 35 miliardi di euro contro i 25 inizialmente stimati, ma c'è qualche politico che prevede costi addirittura doppi.

Per tutti i più importanti giornali finanziari mondiali la Anglo Irish Bank è un cadavere ambulante.

Gli incontri tra i ministri continueranno per tutta la settimana e nel frattempo si delineerà il destino della banca.

Operai la crisi è solo all'inizio anche questa è una prova di ciò. I padroni vorranno far pagare la crisi agli operai come hanno sempre fatto, l'unico modo per evitare questa situazione è organizzarsi.

www.operaicontro.it

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