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Voto agli immigrati: RC presenterà un progetto di legge in Consiglio veneto

(13 Ottobre 2003)

(Arv) Venezia 13 ott. 2003 - Il gruppo regionale di Rifondazione Comunista guarda con favore all'iniziativa assunta dal leader nazionale di AN Gianfranco Fini sul riconoscimento agli immigrati del diritto di voto amministrativo. "Prendiamo atto delle dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio - affermano Mauro Tosi e Pietrangelo Pettenò - che hanno il merito oggettivo di animare il dibattito interno alla maggioranza sul problema reale dell'integrazione e della rappresentanza democratica di milioni di immigrati regolari. Ma crediamo che sia giunta l'ora di passare dalle parole ai fatti e di dare concretezza alla politica degli annunci".

Nell'attesa di leggere la proposta di legge nazionale annunciata da Fini - che "verrà ad aggiungersi alle cinque proposte di legge già presentate in materia dal centrosinistra e dalle sinistre al Parlamento", annotano Tosi e Pettenò - il gruppo consiliare di RC intende sollecitare "il ruolo politico della Regione Veneto" presentando al Consiglio regionale un progetto di legge regionale che riconosca, già dal prossimo turno elettorale, il diritto di voto amministrativo agli immigrati residenti in Veneto.

"Condividiamo pienamente le dichiarazioni del presidente della commissione per lo Statuto Carlo Alberto Tesserin tese a ricordare che il riconoscimento del diritto di voto agli immigrati sarà materia statutaria - argomentano Tosi e Pettenò - ma i tempi del nuovo Statuto regionale saranno troppo lunghi per consentire che gli immigrati regolari possano esprimere le loro preferenze nella tornata amministrativa della primavera 2004, nella quale saranno chiamati alle urne tre veneti su quattro".

Da qui l'esigenza - sottolineano i due consiglieri regionali - di accelerare i tempi del dibattito regionale attraverso una specifica iniziativa di legge che, secondo Tosi e Pettenò, avrà un "peso specifico" maggiore rispetto alle iniziative avviate da singole amministrazioni comunali.

"Un eventuale riconoscimento da parte della Regione Veneto del diritto al voto amministrativo a questi nostri concittadini - fa notare il capogruppo Tosi - che già condividono lavoro, doveri e responsabilità dei veneti, aprirebbe di sicuro una vertenza di legislazione concorrente tra Regione e Stato.

Ma sarebbe davvero strano, agli occhi dell'opinione pubblica, se il governo di centrodestra impugnasse una legge votata a larghissima maggioranza, o addirittura all'unanimità, dal Consiglio regionale del Veneto, regione retta da una coalizione dello stesso colore politico"."La Regione Veneto - ricordano infine i due consiglieri regionali - non può non assumere una propria iniziativa in merito, anche in considerazione del numero di immigrati residenti, delle esperienze di integrazione avviate e delle richieste stesse formulate dalle comunità straniere presenti in Veneto che in molteplici occasioni hanno dimostrato di anteporre il riconoscimento dei diritti di cittadinanza alle primarie esigenze materiali di alloggio e lavoro".(MC/bf)

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