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L’iniziativa degli 'Amici di Israele' criticata dalle associazioni pro-palestinesi e da quelle dell’ebraismo progressista

(5 Ottobre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

05-10-2010/12:48 --- L'accusa è quella di essere sistematicamente silenti sulle sofferenze e le ingiustizie contro il popolo palestinese e di essere complici dell'apartheid israeliana. E' decisamente severa la lettera aperta che gli attivisti del Forum Palestina hanno diffuso sulo loro sito e diretta alle personalità che hanno aderito all'iniziativa degli Amici di Israele organizzata a Roma dall'on. Fiamma Nirenstein.
"Che l’establishment israeliano si senta con l’acqua alla gola nelle sue relazioni internazionali e con il comune senso della giustizia che fortunatamente ancora agisce nell’umanità, era evidente da tempo. Ma gli "amici di Israele" in Italia non possono più sottrarsi al senso di realtà che mette in contraddizione la politica israeliana con i più elementari criteri di giustizia" sostiene la lettera aperta del Forum Palestina che sta invadendo sia la rete che Facebook.
Nella lettera si critica lo scrittore Roberto Saviano che ha aderito all'appello degli amici di Israele: "Dobbiamo ammettere che non ci meraviglia affatto l’adesione di quello che è stato giustamente e recentemente definito “un eroe di carta” come Roberto Saviano in questa armata dei silenti (ma sensibili ai potenti)" o quella dell'ex premier spagnolo Aznar definito dal Forum Palestina "aperto erede del franchismo spagnolo e autore di un recente pamphlet contro l’indigenismo in America Latina che riafferma tutta la narrazione razzista e colonialista nel rapporto tra occidente e latinoamerica".
Contro la manifestazione organizzata dall’on. Nirestein e dagli amici di israele interviene anche la rete Ebrei contro l’Occupazione sottolinea in una lettera resa nota oggi che “Colpisce come particolarmente incongrua la partecipazione bipartisan di politici e parlamentari del governo e dell’opposizione, in nome di una mal intesa solidarietà con lo Stato di Israele che si esprime con l’appoggio incondizionato al governo israeliano, qualsiasi cosa compia, in dispregio dei diritti civili, politici ed umani dei Palestinesi, che siano cittadini israeliani abitanti dei Territori occupati dal 1967.. Nella loro lettera gli Ebrei Contro l’Occupazione affermano che “Ci sembra veramente che questa manifestazione sia una vergogna per chiunque abbia ancora stima per le libertà civili e democratiche, e si voglia opporre alla avanzata del nazionalismo razzista, in Italia come in Israele”
Agli Ebrei italiani che vogliano esser fedeli alla tradizione universalista ed antinazionalista che ha caratterizzato la cultura ebraica da molti secoli, e alla Memoria dei morti, chiediamo di rinunciare al nazionalismo sciovinista per il governo di Israele, prevedibilmente portatore di colpevoli sventure per tutti.

Redazione Radio Città Aperta

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