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Drones su Gaza

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(21 Agosto 2011) Enzo Apicella
L'esercito sionista attacca Gaza con missili e droni. Almeno 15 i palestinesi assassinati. Decine i feriti

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(Palestina occupata)

Continuano le aggressioni dei coloni contro i contadini palestinesi impegnati nella raccolta delle olive

(29 Ottobre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.forumpalestina.org

Dall'8 ottobre, data di inizio della raccolta delle olive, la polizia ha già accumulato 27 nuove denunce di palestinesi per distruzione delle piante o furto dei frutti: nelle ultime due settimane 500 alberi di ulivo palestinesi sono stati abbattuti, avvelenati con il diserbante o dati alle fiamme, scrive il quotidiano "Haaretz" citando un documento interno del ministero della difesa, secondo il quale il raccolto di quest'anno ha fatto registrare un'impennata di azioni violente, la più netta degli ultimi anni. L'organizzazione israeliana Rabbis for human rights riferisce che le olive di 600 piante vicino all'insediamento di Havat Gilad sono state rubate prima che i coltivatori
palestinesi potessero raccoglierle. Il "Guardian", in una corrispondenza dal villaggio di Luban a-Sharqiya, scrive che alcune famiglie di agricoltori sono troppo spaventate per andare a raccogliere le olive, che in questa zona si coltivano da migliaia di anni.
Il 45 per cento del terreno agricolo di Cisgiordania e Gaza, è destinato alla produzione di olive, che forniscono un olio tra i più pregiati del mondo. Il settore olivicolo, che contribuisce per 100 milioni di dollari l'anno al reddito delle famiglie palestinesi, potrebbe raddoppiare i suoi proventi con un investimento minimo, con l'aumento delle cooperative e con una semplice modernizzazione delle tecniche di coltivazione, ma è penalizzato dalle misure imposte dagli occupanti israeliani.
Il Muro di segregazione, i checkpoint, i blocchi stradali impediscono la libera circolazione delle persone e delle merci all'interno del territorio palestinese e ostacolano l'espansione dell'olio prodotto in questa terra verso il mercato israeliano e i mercati internazionali. I 10 milioni di ulivi palestinesi (che danno lavoro a 100mila agricoltori) hanno un potenziale produttivo di 34mila tonnellate di olio, in una buona annata, ma di sole 5mila negli anni cattivi. La quantità media di olio prodotto è stata di 17mila tonnellate l'anno tra il 2001 e il 2009, con un contributo del 15-19% al complesso della produzione agricola palestinese. In villaggi come quello di
Kafr Qaddum, dove oltre l'80% della terra coltivabile è occupata da olivi centenari, il reddito prodotto dalla raccolta delle olive può avere un fortissimo impatto sulla qualità della vita della popolazione. Ma la cittadina è circondata dal blocco di insediamenti israeliani di Qaddomim, in cui vivono 4mila coloni ebrei e la situazione quest'anno è ancora più tesa per via della moratoria di 10 mesi alla costruzione di nuovi insediamenti in Cisgiordania, che ha fatto infuriare i coloni.

www.forumpalestina.org

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