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Mercenari di Berlusconi

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(28 Febbraio 2011) Enzo Apicella
Silvio Berlusconi difende la scuola cattolica contro quella pubblica che subirebbe l'influenza deleteria di ideologie che non rispettano la verità

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Contro la scuola “tremonti-gelmini” con i precari della scuola e per il diritto allo studio

(16 Novembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it

Contro la scuola “tremonti-gelmini” con i precari della scuola e per il diritto allo studio

foto: www.comunistiuniti.it

CONTRO LA SCUOLA “TREMONTI-GELMINI”
CON I PRECARI DELLA SCUOLA
E PER IL DIRITTO ALLO STUDIO


Mentre finanzia le scuole private, il Governo Berlusconi non tralascia nulla per colpire la scuola pubblica e il diritto allo studio sancito dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista:

- Vengono tagliate le risorse complessive;
- Diminuiscono drasticamente le ore di lavoro in classe, le materie e le attività di laboratorio;
- Si riducono le ore di compresenza di insegnanti tecnico-pratici e teorici e le ore di sostegno agli alunni portatori di handicap;
- Entro il 2012 verranno tagliati 87.400 posti del personale docente e 44.500 posti del personale ATA (per un totale di 131.900 posti in meno);
- Vengono introdotte sanzioni per i docenti e i presidi che criticano l’operato del governo.

Aumenterà così il numero di disoccupati nel paese e il numero di alunni per classe nelle scuole: un drammatico sovraffollamento che farà della scuola un luogo più insicuro, meno vigilato e meno pulito. Tutto questo ridurrà la scuola statale a un “contenitore” sempre più vuoto di contenuti e di qualità!
Solo la Slovacchia, a livello europeo, spende meno dell’Italia per la scuola (4,5% del PIL contro la media OCSE del 5,7%).

Contemporaneamente anche l’università e la ricerca vengono pesantemente
colpite dai tagli, come tutto il mondo della cultura, con conseguenze gravissime per il futuro d’intere generazioni.

FERMIAMO LA CONTRORIFORMA
SALVIAMO LA SCUOLA PUBBLICA

Ass. Marx XXI - Comunisti Uniti
Urbino (PU)

Fonte

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