">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni    (Visualizza la Mappa del sito )

25 Aprile

25 Aprile

(23 Aprile 2009) Enzo Apicella
Il libro di Domenico Losurdo "Stalin.. storia e critica di una leggenda nera" scatena la polemica all'interno del Prc

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Ora e sempre Resistenza)

Alemanno, cuore nero di Sindaco

(17 Dicembre 2010)

Alemanno

I favori elargiti dai camerati istituzionali a quelli muscolari, come nel caso del sindaco Alemanno che ha affiancato alla Parentopoli della sua giunta la personale imbarcata di cuori neri, è una prassi che non dovrebbe stupire. Le coperture agli eversori appartengono alla storia del neofascismo missino dai tempi in cui Almirante si circondava di mazzieri e l’Ordine Nuovo rautiano ospitava i Maceratini, Concutelli, Ferrari, Signorelli con un’alternanza di entrate e uscite dal partito secondo le necessità d’inchieste e mandati di cattura per omicidi e stragi. Erano i tempi della militanza dura e pura quando il Msi s’ispirava apertamente al Ventennio, mescolando venature populiste e bombarole che univano l’attività di propaganda a trame reazionarie. Un partito condiviso da attivisti fanatici e maneschi, capipopolo descamisados alla Ciccio Franco, golpisti assassini alla Saccucci, capibastone nelle regioni in mano alla malavita che mostravano legami coi politici di governo locale e nazionale dei quali diventavano premurosi guardiaspalle sociali. Quel partito, in cui si sono svezzati e cresciuti tutti i dirigenti della successiva Alleanza Nazionale poi confluita nel PdL e anche il manipolo ora organizzato in Futuro e Libertà, ha avuto nello squadrismo non una variabile impazzita ma un preciso percorso curato e perseguito da leader di primo piano che secondo le epoche si chiamavano Romualdi e Rauti, Fini e La Russa. Sino a giungere agli ex del saluto romano che Berlusconi ha promosso onorevoli, ministri e amministratori. Alemanno compreso.

Nella nuova destra tutti giurano che quel passato è dietro l’angolo. Invece la contiguità, diretta o per interposta persona, con personaggi dell’eversione nera che hanno riempito piazze e tribunali italiani delle proprie sciagurate imprese è presente eccome. Nella lista delle parentele politiche di quella Destra Sociale cara all’attuale sindaco della capitale compaiono Gianluca Ponzio, un passato nell’eversiva Terza Posizione, attuale responsabile del Servizio relazioni industriali del Campidoglio, il nazi Stefano Andrini, amministratore delegato dell’Ama fino alla rivelazione dell’intreccio Mokbel-Di Gennaro, l’amico di pestaggi Andrea Vattani, capo delle relazioni internazionali del comune di Roma, fino a Riccardo Mancini, amicissimo del militante dei Nar in affari con la banda della Magliana Carminati, e ora manager dell’Eur spa. E la lista, che L’Espresso ha recentemente pubblicato, è ben più nutrita. In un’inchiesta sviluppata mesi or sono da Terra attorno ai possibili favoritismi che in maniera bipartisan le giunte capitoline di Veltroni e Alemanno hanno praticato al Centro Enea (il più grande alloggio cittadino per migranti in status di rifugiato politico) nei confronti di Arciconfraternita, creatura della Cei, nella struttura fu segnalata la presenza in qualità di animatori e operatori per il tempo libero degli ex Nar Mambro e Fioravanti. Quell’incarico era stato affidato alla Cooperativa Arte Integrale, cui l’ex coppia dell’eversione nera si poggiava o era socia, nel febbraio 2009 dalla giunta Alemanno. Eppure l’appalto per l’animazione era già stato assegnato alla cooperativa Ati Eureka I attraverso una deliberazione comunale del giugno 2008 applicata dal settembre dello stesso anno.

Il direttore del Centro Enea Romani, cui ci rivolgemmo per spiegazioni, ci liquidò con un sibillino “Quello di Mambro e Fioravati è un altro progetto. Le autorità comunali illustreranno dinamiche e contenuti del programma”. Una spiegazione mai arrivata né dal gabinetto del sindaco né dall’assessorato alle politiche sociali. Ben oltre il singolo episodio è l’ossessiva ricerca di favorire attraverso incarichi pubblici tanti camerati muscolari che ci spinge a domandare al primo cittadino di una delle città medaglia d’oro della Resistenza il motivo del suo pervicace sostegno a discusse e discutibili persone dal passato torbido e in alcuni casi criminale. La cittadinanza romana ha diritto di sapere.

15 dicembre 2010

Enrico Campofreda

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Notizie sullo stesso argomento

Ultime notizie del dossier «Ora e sempre Resistenza»

Ultime notizie dell'autore «Enrico Campofreda»

5340