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Libia

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(24 Febbraio 2011) Enzo Apicella
Libia: rivolta di popolo o guerra per il petrolio?

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Bahrain, il volto nero di una monarchia filo-americana

(19 Febbraio 2011)

A confronto con il Bahrain, l’Egitto di Mubarak era la migliore democrazia al mondo ed in questi giorni la rivolta a Manama, o per meglio dire la guerra in piazza Lo’lo, lascia davvero inorriditi per quella che è la barbarie della monarchia del paese, un’altra dittatura filo-statunitense, questa volta affacciata sul Golfo Persico.

Per l’Occidente ed i suoi media il Bahrain è un regno incantato, un regno di principi e principesse, con le competizioni di Formula 1, il Gran Premio, con tanti soldi per il petrolio, e con una base che ospita 4200 militari americani ed il quartier generale della quinta flotta navale Usa.
Insomma, tutti finora si erano infischiati del fatto che il 70% della popolazione del paese, di confessione sciita, venisse maltrattata e resa in condizioni di schiavitù solo per via del credo religioso. Infatti la dinastia reale, quella degli Ale Khalifa, è sunnita ed essendo tale discrimina gli sciiti e favorisce nella società la gente che segue la sua confessione.
Il paese che l’Occidente crede il regno incantato delle fatine e dei principi, per esempio, non ha cambiato primo ministro da 41 anni e cioè dall’anno dell’indipendenza dalla Gran Bretagna.

Giovedì la monarchia, ha fatto un qualcosa di più unico che raro in termini di crudeltà. Dopo aver ben isolato ermeticamente piazza Lo’lo con filo spinato e posti di blocco, ha aggredito alle tre del mattino la gente con carri armati e corazzati che passavano tranquilli sulle tende allestite dai protestanti nella piazza. Tre i morti e 231 i feriti.
Per tutta la giornata l’esercito ha impedito alle ambulanza di portare i feriti in ospedale e ha persino picchiato i medici che cercavano di soccorrere la gente.
Anche il Ministro della Sanità ha dato le dimissioni per protestare contro l’azione incredibile.

Giovedì il re è andato dal comandante delle forze armate per ringraziare “del coraggio” e del fatto che l’esercito sia stato pronto a svolgere i suoi “doveri nazionali”.
Oggi, Venerdì, l’esercito ha minacciato i protestanti di duri provvedimenti. Esperti della regione dicono che un cambio di regime in Bahrain sarebbe una tragedia per Washington dato che sicuramente il governo passerebbe in mano sciita e questi, si sa, non sono gente che scenda a compromessi con gli Stati Uniti. Il risultato sarebbe che l’America dovrebbe pensare ad un nuovo alloggio per il quartier generale della sua quinta flotta.

Per ora la monarchia filo-americana è riuscita a reprimere nel sangue la rivolta, durata quattro giorni consecutivi, ma la domanda è questa: Fino a quando gli Usa riusciranno ad essere presenti nella regione sostenendo monarchie sanguinarie come quella del Bahrain? Non c’è bisogno di essere Nostradamus per prevedere che la cosa non potrà andare avanti ancora a lungo.

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